Una giornalista americana lascia la redazione nella quale lavorava per un posto di PR, sostenendo che i giornali “non hanno ancora scoperto il modo di consentire alle donne di avere sia una famiglia, sia una carriera giornalistica senza diventare matte o accettare di vivere sotto una nuvola di sensi di colpa”. In una lettera aRomanesko, il più noto blog di notizie sul giornalismo americano, Louise Ahern aggiunge che “nella maggior parte delle redazioni c’è una cultura che guarda con sufficienza alle donne per le quali i figli sono una priorità”. Mi sembra un tema che si presta a più di una riflessione e a più di un servizio in chiave italiana. Che esperienze avete tratto negli stage? Perché qualcuno non si organizza in questi due mesi per una bella inchiesta, una vera inchiesta a più mani (non solo pettegolezzi) da pubblicare sul sito al rientro? (T)