URBINO – Il patto di stabilità 2011 è stato il convitato di pietra della seduta del consiglio comunale. Approvata, tra l’altro, la vendita di quattro immobili, il palazzo Chiocci e tre appartamenti in via dei Fornari. L’alienazione rientra nel piano di stabilità e su questo punto si sono incentrate le polemiche dell’opposizione che accusa la maggioranza di “smantellare il patrimonio che i nostri padri ci hanno lasciato”. Dal canto suo l’assessore ai lavori pubblici Crispini ha replicato rivendicando per Urbino la qualifica di uno dei comuni più virtuosi che è riuscito a rimanere nei parametri previsti dal patto di sabilità senza ridurre prestazioni e servizi alla cittadinanza.
Sono state inoltre confermate le aliquote di addizionale comunale Irpef e l’Ici, rimaste invariate dal 2008.
I lavori si erano aperti con la celebrazione dell’Unità d’Italia e con una dichiarazione di solidarietà con il popolo giapponese. Ha preso la parola il presidente del consiglio comunale Giuseppe Machelli che poi ha lasciato spazio alle note dell’inno di Mameli. I consiglieri in piedi hanno seguito la cerimonia cantando.