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La scuola di Gallo: quando Unità fa rima con integrazione

di    -    Pubblicato il 30/03/2011                 
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URBINO – Bambini macedoni, marocchini, albanesi e africani insieme ad alunni italiani per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia. Succede a Gallo, venerdì mattina, all’interno del progetto “Italiae. 150  eventi in piazza per ridisegnare l’Italia”. Che diventano 151 con l’evento previsto a Gallo, promosso dalla dirigente dell’istituto comprensivo “Pascoli” Daniela Tittarelli. “Ho deciso di far partecipare anche la scuola di Gallo – ha spiegato la preside – dove in molte classi la percentuale di stranieri arriva fino al 60%: volevo dare un forte segnale alla comunità di immigrati, molto ampia qui, che può trovare in questo progetto un’occasione di maggiore integrazione”.

Gli alunni di Gallo aderiscono quindi all’iniziativa promossa a Urbino dal Liceo artistico, “Idealitalia”, con un loro progetto a sorpresa, per il quale i bambini italiani hanno lavorato insieme a quelli stranieri. I figli degli immigrati infatti sono circa la metà degli alunni della scuola. “Dato che gli stranieri – ha spiegato la dirigente Tittarelli – devono seguire le regole dell’ordinamento italiano, conoscere le nostre radici storiche è fondamentale per l’integrazione e farlo attraverso lavori pratici e divertenti, come questo progetto, è molto  più facile e incisivo per la memoria di un bambino”.

La volontà di portare “Idealitalia” anche a Gallo nasce infatti dall’alta percentuale di alunni macedoni e marocchini, ma anche albanesi, ghanesi e nigeriani iscritti all’istituto “Pascoli”. “Tutti i bambini stranieri hanno partecipato alle iniziative senza alcuna resistenza – ha concluso Daniela Tittarelli – ma con grande entusiasmo: celebrando e rafforzando la comunità italiana aiutiamo così quella straniera a conoscerci e integrarsi”.

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