URBINO – E’ appena diventato maggiorenne ma spegnerà le sue 18 candeline in una cella del carcere di Villa Fastiggi per aver tentato di rapinare un minimarket. Alle 9 meno un quarto di questa mattina, il neo diciottenne di origine macedone e un diciassettenne di nazionalità marocchina (ma nato in Italia) hanno tentato il colpo al Crai di via Polidoro Virgili a Urbino. I due, col volto coperto rispettivamente con un passamontagna e un foulard viola, hanno fermato all’entrata del negozio una delle proprietarie: “Stavo fuori a sistemare la merce appena arrivata, quando ho visto due ragazzi avvicinarsi. Mi sono girata e mi sono accorta di avere un coltello puntato dietro la schiena, mi hanno detto ‘questa è una rapina, dammi l’incasso’, e mi hanno costretto ad aprire il registratore di cassa, ma non ci sono riuscita, tanta era la paura”. Il complice è invece rimasto all’ingresso a fare il palo.
Il caso ha voluto che proprio in quel momento due carabinieri in borghese, il maresciallo Roberto Saveri e l’appuntato scelto Antonio Morgillo della stazione di Urbino, passassero da lì per andare a testimoniare in tribunale. Il diciottenne che teneva in mano il coltello è stato immediatamente bloccato, mentre il più giovane è riuscito a scappare. Ma la sua fuga è durata poco. Una pattuglia l’ha bloccato a Borgo Mercatale e l’ha ammanettato.
I ragazzi, entrambi incensurati, risiedono nella zona d’Urbino con le loro famiglie da diversi anni e frequentano le scuole superiori. Il macedone segue un corso per parrucchieri a Urbino. Al momento i due giovani sono in stato di arresto per concorso in tentata rapina aggravata e saranno trasferiti in due diverse strutture: uno andrà al centro accoglienza per minori di Ancona, l’altro alla casa circondariale di Pesaro.
Ascolta le testimonianze di Katia e Davide, i proprietari della Crai.