URBINO – La Guardia di finanza a caccia dei ‘furbetti’ del Montefeltro, che trasferiscono le loro rendite in conti correnti all’estero. Per ora ne ha scovati più di 50 (nel 2011) ma nel prossimo futuro le maglie si faranno ancora più strette. Attraverso l’incrocio dei dati e il confronto tra il reddito e i beni posseduti, le Fiamme gialle hanno scoperto che molte persone, nella città ducale e nei dintorni, nascondono al fisco parte del patrimonio portandolo in un altro paese.
“Facciamo controlli di questo tipo costantemente e per il 2012 abbiamo intenzione di intensificare ancora di più la nostra azione. La maggior parte dei conti sono aperti a San Marino”, ha detto il comandante della Gdf di Urbino, Antonio Dima.
È probabilmente la vicinanza del territorio alla Repubblica del Monte Titano a favorire lo spostamento di denaro da parte di professionisti, commercianti e agricoltori. Si tratta, in ogni caso, di cifre importanti: “I controlli sono effettuati su individui che “pagano”. Cioè parliamo di cifre importanti, decine e a volte centinaia di migliaia di euro detenuti su conti all’estero”, ha spiegato il comandante.
Le sanzioni, dopo l’introduzione dello “scudo fiscale”, sono diventate ancora più severe. Per omessa o infedele dichiarazione, infatti, si prevede rispettivamente un’imposta dal 240% al 480% e dal 200% al 400%.