URBINO – “Oltre 50 aziende ci hanno già segnalato danni a capannoni, stalle, tetti e accessori agricoli. Ci appelliamo alle istituzioni affinché venga riconosciuto lo stato di emergenza, grazie al quale si potrebbero dirottare le risorse per le ristrutturazioni”. A parlare è Gian Franco Santi, presidente del Comitato italiano agricoltori (Cia) della provincia di Pesaro Urbino. Nessuna previsione o stima sui danni reali all’agricoltura: “E’ ancora troppo presto per quantificarli”, conclude Santi.
La neve caduta ininterrottamente potrebbe far lievitare i prezzi di frutta e verdura, anche se per il momento non c’è stato alcun rincaro. La speranza per gli agricoltori è che il manto nevoso abbia creato una camera calda e quindi salvato la produzione. Il vero problema, fanno sapere dal Cia, riguarda quelle zone in cui la nevicata non è stata abbondante.
L’emergenza neve nel settore agricolo, riguarda anche il settore trasporti e le conseguenze per le aziende: “Molte merci sono rimaste nei magazzini perché i camion non hanno viaggiato” ha dichiarato ha Giuliana Paci di Flai-Cgil. In pratica, “oltre al danno la beffa di chi ha prodotto ma non è riuscito a immettere quei prodotti nel mercato”. La produzione è ferma e il vento della crisi, in un settore già in difficoltà, comincia a soffiare verso le prime aziende: “Ce ne sono già due, legate al trasporto nel settore alimentare, che hanno chiesto la cassa integrazione. Ma sicuramente ne verranno altre”, ha concluso Paci.
Uno dei settori più a rischio nella lunga durata è quello dell’olio di oliva. La pianta di ulivo è infatti sensibile alle basse temperature. Anche qui è presto per quantificare i danni, ma come ha confermato Denis Bernabucci di Confagricoltura Pesaro Urbino: “Dobbiamo aspettare l’inizio del germoglio. Speriamo che le piante abbiano resistito, altrimenti il rischio è di dover tagliare gli alberi e dover aspettare due-tre anni prima di un ritorno a regime della produzione”.
[…] Colpito dall’emergenza anche il settore agricolo. La Cna di Pesaro e Urbino fa sapere che oltre 50 aziende segnalano danni a capannoni e stalle, ma sopratutto alle coltivazioni. La neve caduta ininterrottamente potrebbe far lievitare i prezzi di frutta e verdura, anche se per il momento non c’è stato alcun rincaro mentre uno dei settori più a rischio nella lunga durata è quello dell’olio di oliva. La pianta di ulivo è infatti sensibile alle basse temperature. […]