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Strade bloccate, per l’autotrasporto perdite fino all’80% e cassa integrazione

di    -    Pubblicato il 8/02/2012                 
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di Valentina Gerace

URBINO – Strade impossibili da raggiungere, entroterra bloccato, tratti in cui è vietato transitare. Il maltempo e i residui di neve accumulata hanno avuto serie conseguenze economiche per gli autotrasportatori di Urbino e Provincia. Le difficoltà che i camionisti, con mezzi spesso a pieno carico, stanno incontrando sono aggravate dal blocco di parecchie strade, deciso in base al piano neve del 2010. Il risultato per le aziende alle loro spalle sono consegne mancate, fatturato perso e in alcuni casi lavoratori mandati in ferie o cassaintegrati.

CAMION FERMI - “Nel nostro mondo quello che fai oggi, non lo recuperi domani- ha sottolineato Luciano Barattini, presidente del consorzio di autotrasportatori Carp, con sede nel pesarese- e in questi giorni il 40% dei nostri camion sono rimasti fermi. Certamente la minore attività creata farà sentire il suo peso nel calcolo del bilancio aziendale”.

RINVIO - La confederazione nazionale artigiani parla di una perdita di fatturato, di oltre l’80% per alcune aziende già in stato di crisi. Tra blocchi, proteste e maltempo alcune imprese sono state costrette a mettere in cassa integrazione alcuni lavoratori. “La nostra provincia ha subito una concomitanza di eventi- ha detto Riccardo Battisti, responsabile CNA autotrasportatori- prima lo sciopero del trasporto che ha coinvolto tutti con i blocchi statali, poi il nuovo stop forzato a causa della neve. I nostri trasportatori non riescono a fare il loro lavoro da 20 giorni, per questo abbiamo chiesto alle istituzioni un rinvio del pagamento delle imposte per le imprese colpite dalle forti nevicate”.

EMERGENZA - Tra i tratti più critici, quello di Piandimeleto. “Da una media di 80 carichi al giorni ne facciamo 6-7 e lunedì non abbiamo caricato” ha denunciato Luca Manzaroli, amministratore della ditta Uniline di Piandimeleto. “Noi siamo completamente bloccati. I varchi che si sono aperti li abbiamo aperti da soli. Il primo spazzaneve l’abbiamo visto oggi. Se prima a caricare un mezzo ci mettevamo mezz’ora oggi ci mettiamo 3 ore e abbiamo parecchi mezzi che sono rimasti fermi in rotonde pulite male. Io spero in futuro in una maggiore attenzione per l’entroterra”.

TRATTI CRITICI - Anche le principali zone industriali, Montelabbate e Talacchio sono difficili da raggiungere. La situazione oggi si sta normalizzando ma nel finesettimana nelle Marche è attesa nuova neve e allora, secondo la CNA, “potremmo avere disagi ancora per venti giorni”. Le aziende meno colpite sono quelle che concentrano le loro consegne all’estero, come la Sti Trasporti di Schieti. “Certo, abbiamo rallentato le consegne, lasciato a casa 2-3 lavoratori usando le ferie. Ci sono state difficoltà ad arrivare ai posti di scarico ma tutto quello che dovevo consegnare l’abbiamo consegnato” ha assicurato Beatrice Ortensi, impiegata amministrativa della Sti S.r.l.

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