di Paola Rosa Adragna
URBINO – Sono isolati da dieci giorni a San Marino di Urbino. Dieci famiglie con bambini e anziani. Bloccati in casa, con la luce a intermittenza. Ma tutti sani e per questo condannati all’isolamento a soli quattro chilometri dal centro.
Dall’ufficio tecnico del comune hanno saputo che prima di tre giorni nessuno potrà venire in loro soccorso. “Abbiamo telefonato a tutti gli organi preposti all’emergenza ma dopo l’ultima nevicata siamo completamene murati in casa”, racconta Giuseppina Mastore che, con il marito e la sua bambina di quattro anni, da dieci giorni non esce di casa. Le zone circostanti però – Sant’Eufemia, Gadana, Cavallino, La Piantata – sono state raggiunte.
ISOLATA E SOCCORSA PARTORISCE IN CASA. NICA STA BENE
Chiama ininterrottamente i numeri dell’emergenza, l’unità di crisi del Comune, i carabinieri, i vigili e addirittura la prefettura di Pesaro, ma inutilmente. “La risposta dei centri operativi – continua Giuseppina – è che da noi non c’è nessuno che sta male o deve partorire! E non importa se c’è un anziano di 92 anni da 3 giorni nuovamente senza corrente”.
Dal due febbraio le dieci famiglie della contrada sono rimaste per sei giorni senza corrente, finché gli spalaneve non sono arrivati e hanno permesso ai tecnici dell’Enel di sistemare i cavi. Dopo la prima ondata di maltempo infatti, le strade erano state liberate, ma da venerdì è nuovamente tutto bloccato e l’Enel non ce la fa a raggiungere le case e ristabilire la corrente all’anziano signore.
Fortunatamente le scorte di cibo non mancano, tra vicini ci si aiuta, e il bombolone di gas è stato riempito con saggezza prima della nevicata, quando era stato dato l’avviso. “Ma è una violenza psicologica essere prigionieri da giorni. Ci sono metri di neve qua fuori – Giuseppina racconta – e mio marito spala da stamattina solo per arrivare alla cassetta della posta”.