URBINO – Curiosità e divertimento per alcuni, disagio e seccatura per altri. Piazza della Repubblica sembra un campo di battaglia, con mezzi e militari dell’esercito e uomini del soccorso alpino, tutti impegnati in una strenua e meticolosa lotta, quella contro il gigante bianco, padrone della città da ormai quasi due settimane: la neve. La piazza è così divisa in due frangenti che contrastano lo stesso nemico attaccandolo da due lati, dal basso, nella piazza, dall’alto, sul tetto del Collegio Raffaello, conosciuto per i bar e le attività che ospita sotto i suoi portici.
Da circa due ore alcuni uomini del soccorso alpino si danno da fare e spalano la neve direttamente in piedi sopra il tetto, lungo circa 60 metri e largo 66, dove si sono ormai accumulati strati di neve alti anche un metro e mezzo.
Il lato della piazza di fronte al porticato è stato quindi transennato e chiuso al passaggio perché gli alpini della Guardia di Finanza stanno buttano di sotto la neve che spalano. La gente si ferma a fare foto e filmati degli enormi blocchi che cadono dal cielo e in parte atterrano morbidi sulla neve accumulata, in parte si vaporizzano durante la caduta. Sono scene molto spettacolari, con uno sfondo celeste del cielo e un sole splendente. Le attività sotto il portico restano comunque aperte: giornalaio, farmacia e bar sono accessibili da uno stretto corridoio scavato nel manto nevoso.
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Nella piazza, invece, un camion e due bobcat guidati da militari dell’esercito in ausilio alla città del Duca raccolgono carichi di neve e li portano altrove. Al lavoro da questa mattina alle otto, i militari portano la neve in tre zone di stoccaggio di proprietà del Comune di Urbino: le parti bassa e alta di Ca’ Staccolo e una zona vicino a Borgo Mercatale. Durante l’operazione di riempimento del camion con i bobcat, la piazza viene temporaneamente chiusa al passaggio dei pedoni, causando qualche lamentela, ma non si potrebbe fare altrimenti nell’emergenza tetti che minaccia Urbino. I miliari pensano di proseguire questa operazione fino a questa notte alle tre. La battaglia continua.