URBINO – Almeno trenta uomini delle forze dell’ordine sono stati mobilitati questa mattina per lo sgombero dell’ex-discoteca Skorpio, occupata da una quarantina di ragazzi di varie associazioni studentesche sabato scorso. Venti tra poliziotti e carabinieri sono intervenuti alle 7.30 davanti all’edificio sito in via della Stazione, mentre un’altra camionetta è di stanza tra il Palazzo Ducale e la sede dell’Ersu, l’ente proprietario dell’ex-Skorpio. Lo sgombero è stato comunque pacifico.
L’OCCUPAZIONE. Gli studenti che sabato mattina hanno occupato i locali dell’ex-discoteca erano una quarantina. A dormirci non più di quindici a notte. Una delle stanze era adibita a cucina, attrezzata con fornello da campo e provviste varie. E poi c’era il locale vero e proprio, un grande loft di circa 150 metri quadrati. Ieri mattina i ragazzi vi avevano trasferito tutti gli oggetti con cui avevano arredato l’aula C1, sgomberata un mese e mezzo fa per decisione del Rettore Stefano Pivato. Questa mattina, il dirigente del commissariato di Urbino Andrea Massimo Zeloni è entrato nel locale per comunicare l’ordine di sgombero ai ragazzi: “Siamo andati in due – ha dichiarato Zeloni – perché quando le persone sono civili non servono più uomini”. Casse di birra sono state ammassate fuori dalla porta, tra una volante della Polizia e la macchina che porterà via tutte le loro cose. Un mucchio di coperte impilate, poi pentole e scatoloni vari vengono caricati velocemente sull’auto.
L’Ersu, proprietaria da dodici anni del locale, ha denunciato gli occupanti e dato via allo sgombero. I ragazzi lo temevano, ma erano determinati: “Se ci mandano via da qui, occuperemo un altro locale”. Come ha spiegato Zeloni, “se il proprietario denuncia un’appropriazione forzata, noi non possiamo far altro che procedere allo sgombero”. L’Ente per il diritto allo studio aveva comprato questa ex-discoteca dopo che un incendio ne aveva danneggiato i locali. Destinato in un primo tempo a una palestra, è stato abbandonato per anni.
LE INIZIATIVE “Tutte le associazioni studentesche – ha spiegato Rocco Stasi, del collettivo Assemblea Permanente – erano state invitate a gestire l’ex-Skorpio assieme a noi. Su otto associazioni, solo Azione Universitaria non ha risposto. Tra le altre, è venuta pure Agorà, ma non ha voluto partecipare”. Erano quindi rimaste in quattro: Assemblea Permanente, Fuorikorso, il collettivo Drude e il gruppo Gap (Gay and Proud). Ed era previsto per domani alle 18 un dibattito con la città chiamato “La Skorpio incontra Urbino”. Si sarebbe incentrato sul futuro del locale e la sua regolarizzazione, oltre che sulle iniziative proposte dai ragazzi. Invece “è stato un brusco risveglio”, come ha raccontato Stasi.
IL CONFRONTO. In seguito allo sgombero della C1, è ripresa anche la discussione sugli spazi da assegnare agli studenti all’interno dell’Università. L’Ersu ha quindi presentato un bando per l’ex-Skorpio a cui possono partecipare le associazioni universitarie: il vincitore l’avrà in gestione, ma alle condizioni imposte dall’Ente. “Chissà quanto passerà -ha continuato Stasi – prima che l’assegnino davvero. Magari si va a finire al prossimo anno. Inoltre, ci saranno sicuramente dei limiti imposti dal proprietario, come gli orari di apertura”. E così, sabato mattina i ragazzi l’hanno occupato.
Restano comunque incerti i tempi dell’assegnazione. Sebbene stia per partire il bando previsto, il Presidente dell’Ersu Giancarlo Sacchi ha spiegato che c’è un problema di elettricità: la cabina va sostituita e il preventivo è di 20.000 euro. “Non l’abbiamo mai data in gestione – ha spiegato Sacchi – perché bisognava fare il potenziamento dell’impianto elettrico. E’ già stato un investimento notevole. Inoltre, l’abbiamo tenuto fermo perchè in un primo momento sembrava che l’Università lo volesse in affitto per farci un punto d’accoglienza per gli studenti fuori sede. Ora, in consiglio di amministrazione ne abbiamo decretato la messa in disponibilità per le associazioni studentesche, con un progetto da presentare e approvare”.
Tutti potranno partecipare. “L’importante – conclude Sacchi – è che si rientri nella legalità”. Portano fuori viveri, coperte, poster e libri, i ragazzi dei vari collettivi. L’occupazione dell’ex-Skorpio è ormai finita. Invece, come dichiara Stasi, “la questione politica della gestione degli spazi non è ancora risolta”.