URBINO – “L’effetto della crisi sull’università è visibile soprattutto nella diminuzione del numero di studenti fuori sede”. A dirlo è Roberto Merlo, rappresentante degli studenti dell’università Carlo Bo, nel corso della prima giornata di Università aperta.
“Non possono permettersi affitti troppo alti, così ad aumentare sono solo gli studenti residenti in regione che possono fare i pendolari”. Il calo degli iscritti si riflette direttamente sull’offerta formativa: “Il corso di laurea specialistica di Sociologia – ha aggiunto Merlo – è stato soppresso proprio perché c’erano pochissimi iscritti”.