URBINO – Costituire a Urbino un “osservatorio euro-mediterraneo sul patrimonio culturale”. Sarà questo il tema del confronto, che ci sarà martedì 12 febbraio, tra il rettore Stefano Pivato e Laris Garis presidente dell’università Euromediterranea. Una prospettiva di collaborazione tra l’università Carlo Bo e l’Emuni (Euro-Mediterranean University) nell’ambito dei rapporti euro-mediterranei e adriatico-ionici tra due realtà culturali legate da tempo.
L’ateneo urbinate è uno dei quattro soci fondatori dell’Emuni, una rete che coinvolge 185 atenei e tre continenti. Creata per volontà dell’Unione Europea, della Lega Araba e di un gruppo di università, l’Università Euromediterranea svolge attività didattiche, di ricerca e seminari per facilitare la cooperazione dei ricercatori di differenti paesi.