FERMIGNANO – Questo pomeriggio Fermignano ha salutato il suo sindaco combattente, Giovanni Bischi, partigiano durante la Resistenza e primo cittadino dal 1970 al 1990, scomparso ieri all’età di 91 anni.
Davanti a oltre 200 persone, il parroco Don Alessandro Mastropasqua ha officiato l’ultimo saluto a Bischi. “Un figlio della chiesa – così lo ha descritto don Alessandro – che ha trovato come sua vocazione in questo mondo quello di essere un educatore, un maestro ed un politico. Un uomo che ha speso tutta la sua vita e le sue energie per il bene della nostra Fermignano”.
Ad assistere alle esequie dello storico sindaco di Fermignano c’erano uomini e donne di tutte le età. Oltre a quelle generazioni che sono vissute durante i 20 anni in cui Bischi è stato sindaco della città, erano presenti molti ragazzi che lo hanno sempre visto non solo come un sindaco ma come un protagonista della lotta al nazifascismo.
Nell’aprile del 2012, Giovanni Bischi aveva raccontato al Ducato le sue esperienze da partigiano. Aveva poco più di 20 anni allora e, pur non partecipando ai combattimenti, dava il suo contributo con azioni di sabotaggio e adempiendo compiti di collegamento tra i vari nuclei. Una partecipazione alla Resistenza che è stata premiata con la nomina a presidente dell’Anpi, l’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia, per la sezione di Pesaro.
“Voi che lo avete conosciuto e amato – ha concluso il parroco al termine della sua omelia– potete scorgere nella vostra memoria il segno vero di tutto quello che Giovanni ha lasciato”.“E’ stato il sindaco della trasformazione” con queste parole Giorgio Cancellieri, attuale sindaco di Fermignano ha ricordato il suo predecessore prima di assistere alla cerimonia funebre. “Ha dato molto alla nostra città, ha raggiunto molti obiettivi. Con lui Fermignano ha iniziato il processo che ci ha consentito di diventare il terzo polo industriale della provincia di Pesaro”. Anche dal punto di vista personale Cancellieri ha un ottimo ricordo di Bischi: “Mi viene in mente quando nei miei primi anni di amministrazione, Giovanni veniva a darmi molti consigli dei quali oggi lo ringrazio molto”.