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Fermignano, la torre inaccessibile ai turisti

di e    -    Pubblicato il 19/03/2013                 
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FERMIGNANO – La torre medievale delle Milizie a Fermignano è inaccessibile, impossibile da visitare se non su esplicita richiesta. Un turista che arriva nella piccola cittadina di origine romana e volesse salire sull’antica torre che sovrasta il Metauro trova la porta sbarrata. Eppure all’interno della struttura sono custoditi i modellini in legno e le riproduzioni fotografiche delle opere di uno dei maggiori pittori e architetti del Rinascimento, il Bramante. Una volta arrivati in cima, poi, si può ammirare l’interno centro storico di Fermignano.

Un gioiello artistico che però rimane chiuso. O meglio per chi desiderasse entrare nella torre, una soluzione ci sarebbe. Basta bussare alla porta della Pro Loco, che è anche punto Iat (informazione e accoglienza turistica) e chiedere di visitarla. Il problema è che non c’è nessun cartello che indichi di rivolgersi a loro. Sul muro della torre è, però, apposto un QR code, una specie di codice a barre che attraverso una applicazione per smartphone permette di scaricare una scheda nella quale, oltre alle informazione sul monumento, sono riportate le indicazioni per raggiungere la Pro Loco. Risultato: al turista che arriva a Fermignano e non ha a disposizione uno smartphone non rimane che chiedere ai passanti.

Foto di Marisa Eleonora Labanca

“Il Comune non ha fondi. Siamo noi che volontariamente facciamo visitare la torre ai turisti”, dice il presidente della Pro Loco, Alessandro Pesaresi. L’associazione riceve dal Comune di Fermignano poco più di 2.000 euro all’anno: “Con questa cifra”, continua Pesaresi, “non riusciamo a tenere aperta la torre per tutto l’anno. Eppure basterebbero solo 6.000 euro per riuscirci”.

“La visita su prenotazione ci sembra la scelta migliore per una piccola realtà come Fermignano”, risponde il dirigente generale e segretario comunale Pietro Pistelli. “D’altronde non riusciamo a pagare neanche le ditte per gli appalti, non abbiamo altri soldi da investire nella torre. Metteremo al più presto un cartello per i turisti, ma più di questo non possiamo fare. La torre viene aperta ogni volta che organizziamo mostre e eventi come il Palio della Rana”, continua il dirigente.

Ma non è solo la torre a restare chiusa. Anche l’ex mattatoio costruito nel 1875, ora Museo dell’Architettura, e il vecchio lavatoio sono visitabili solo su richiesta alla Pro Loco.

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