Istituto per la Formazione
al Giornalismo di Urbino

i corsi - la sede - contatti
gli allievi - i docenti - l'istituto

Grandi elettori: renziani contro bersaniani per il delegato delle Marche

di    -    Pubblicato il 10/04/2013                 
Tag: , , , , , ,

Il Consiglio regionale delle Marche

Nel Consiglio regionale i giochi per decretare i grandi elettori che rappresenteranno le Marche nella scelta del nuovo presidente della Rebubblica sembrano fatti, o quasi. Secondo fonti del Popolo della libertà marchigiano l’unico nome sicuro che farà parte della delegazione per l’elezione del successore di Napolitano è Gian Mario Spacca, il presidente di Regione.

A contendersi il secondo posto, tra i consiglieri della maggioranza, sono il capogruppo Pd, Mirco Ricci, e il presidente del consiglio regionale Vittoriano Solazzi. Ricci rappresenta la corrente bersaniana del Partito Democratico ed è inviso alla componente renziana che vorrebbe Solazzi. La decisione del grande elettore Pdl dipenderà da questo scontro: se venisse scelto Ricci, l’orientamento generale dell’opposizione sarebbe quello di votare il capogruppo Pdl Francesco Massi. In caso contrario, potrebbe essere più probabile l’elezione del vice presidente Giacomo Bulgaro. Il voto avverrà l’11 aprile.

Ogni regione deve esprimere tre nomi che parteciperanno insieme al Parlamento alla scelta del successore di Giorgio Napolitano e nelle Marche questa scelta avverrà attraverso due votazioni: una per la maggioranza, che sceglierà due grandi elettori e una per la minoranza, che ne eleggerà uno: ogni consigliere può scrivere un solo nome sulla scheda. In caso di  pareggio alla prima ‘chiama’, il regolamento del consiglio regionale prevede un ballottaggio. Ma se si verificasse un secondo pareggio a Roma andrebbe il più anziano dei due candidati.

Una volta riunito il Parlamento in seduta comune si potrà procedere all’elezione del capo di Stato: nei primi tre scrutini si devono raggiungere 672 voti (maggioranza qualificata, i due terzi dell’assemblea), dal quarto in poi ne basteranno 504. Il voto è segreto e gli elettori votano in una cabina posta sotto il banco della presidenza, per poi depositare la loro schede in un’urna di vimini, denominata “insalatiera”. può diventare capo dello Stato qualsiasi cittadino che abbia compiuto 50 anni di età in possesso dei propri diritti civili e politici.

Sullo stesso argomento:

I commenti sono chiusi