URBANIA – Accatastati dentro un capannone industriale c’erano elettrodomestici, monitor di computer, televisori e biciclette. Persino due carcasse di auto. I carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Ancona (Noe) e quelli della stazione di Urbania hanno trovato di tutto nei 200 metri cubi di rifiuti speciali depositati in uno stabile della periferia di Urbania. A stoccare i rifiuti sarebbero stati due venditori ambulanti di nazionalità marocchina residenti ad Urbania che lo avevano trasformato in area di stoccaggio che gestivano illecitamente.
I due sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Urbino per gestione illecita e deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. Denunciati per concorso anche i due proprietari del capannone, entrambi italiani e residenti a Urbania. Posti sotto sequestro sia i rifiuti che l’area industriale. I reati contestati si aggravano per la vicinanza del capannone alle sponde del fiume Metauro, area sotto protezione paesaggistico-ambientale, che nei prossimi giorni verrà bonificata.
Intanto i carabinieri stanno cercando di risalire ai proprietari delle due auto ritrovate tra i rifiuti. A segnalare la discarica a cielo aperto sono stati alcuni cittadini di Urbania che, avendo notato l’enorme quantità di rottami ferrosi, avevano sporto denuncia nel locale comando dei carabinieri.