Il governo Letta ha approvato le agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione edilizia e per il risparmio energetico. Quali sono i bonus previsti e come si ottengono?
- Condizioni di base. La proroga vale per tutte le spese effettuate entro il 31 dicembre. I pagamenti devono essere tracciabili, tramite bonifici bancari e postali e devono essere conservati i documenti che provano l’avvenuta spesa.
– Ristrutturazioni. Il bonus previsto è del 50% per una spesa totale inferiore ai 96.000 euro. Il limite annuale è di una sola abitazione e la detrazione viene spalmata su dieci anni in altrettante rate dal valore omogeneo. Nella fattura devono essere presenti la causale specifica, il codice fiscale del pagante e la partita Iva o il codice fiscale del ricevente.
Le agevolazioni sono previste per lavori di: manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento, ristrutturazione edilizia e urbanistica, lavori in seguito a un evento sismico, lavori su parti accessorie (come la costruzione di un garage o l’installazione di impianti di domotica o di strutture atte a rimuovere le barriere architettoniche), su impianti di sicurezza e per la riduzione dell’inquinamento acustico, bonifiche degli edifici da sostanze dannose come l’amianto e l’adozione di sistemi antisismici.
– Bonus mobili. Diecimila euro di quelli previsti dai lavori di ristrutturazione possono essere investiti per l’acquisto di mobili legato all’intervento in questione. Facciamo un esempio: se si prevedono i lavori di rifacimento del bagno, si può investire fino a 10.000 euro per mobili da bagno, ma non si può inserire, ad esempio, una spesa prevista per l’acquisto di un comodino o di un armadio. Non sono compresi, inoltre, gli elettrodomestici.
– Ecoincentivi. Dal primo luglio il ‘bonus verde’ sarà alzato al 65% e riguarderà tutti i lavori che mirano a una maggiore efficienza energetica delle abitazioni. In realtà, vengono esclusi alcuni lavori che fino al 30 giugno saranno invece rimborsabili; parliamo di installazione di pompe di calore e di impianti geotermici. Saranno invece compresi gli impianti di climatizzazione, le caldaie a condensazione e la sostituzione di finestre e infissi per una minore dispersione di calore. Per quanto riguarda i lavori condominiali la proroga non varrà solo per sei mesi, ma per un anno, in considerazione delle maggiori difficoltà di approvare le decisioni di un condominio.