URBINO – La “Madonna delle tre miglia“, una statuetta votiva che era stata rubata nel dicembre del 2010, fa ritorno nella sua comunità, a Montefelcino. Dopo tre anni di indagini e ricerche gli investigatori del commissariato di Urbino l’hanno ritrovata abbandonata tra i boschi del monte delle Cesane.
Davide Tonti, vicario episcopale per l’arte e la cultura dell’arcidiocesi di Urbino, Urbania e Sant’Angelo in Vado e Manuela Braconi, responsabile del catalogo diocesano, sono tornati in possesso di quello che era un simbolo per gli abitanti di Montefelcino. La madonnina si trovava da sempre in una piccola edicola votiva lungo la strada che da Sterpeti porta a Fossombrone e il suo nome allude proprio alle tre miglia di distanza che separano il piccolo comune da Fossombrone.
“La Madonna, in terracotta colorata, risale al 1800 e molto probabilmente fu realizzata dagli artigiani della scuola di Cartoceto – spiega il parroco Tonti – doveva proteggere i pellegrini e i viaggiatori, di conseguenza, più del valore artistico conta quello affettivo, che è altissimo. Gli abitanti vissero il furto come un affronto e scosse soprattutto le persone anziane che erano abituate a portare fiori o ad andare a pregare davanti alla madonnina”.
Oggi starà alla diocesi decidere se la statua tornerà nella sua posizione originaria o verrà conservata in chiesa. Sono ancora in corso le indagini della polizia per risalire agli autori del furto. “Il commercio illegale di arte antiquaria è molto diffuso – spiega il capo della polizia di Urbino Andrea Massimo Zeloni – esistono dei circuiti specifici con riferimenti sia locali che esterni. Abbiamo attivato diverse operazioni per individuare le responsabilità”.