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Fermignano celebra il Bramante a 500 anni dalla morte con un fracobollo e una commedia

di    -    Pubblicato il 9/04/2014                 
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URBINO –  Cinquecento anni fa moriva Donato Bramante, architetto e pittore rinascimentale, nato a Fermignano nel 1444. Per celebrarlo, la sua città, ha organizzato una serie di iniziative durante il prossimo week end.

Venerdì 11 aprile alle 10 nella Torre Medievale verranno presentate le cartoline e l’annullo postale del francobollo (un timbro particolare) dedicati all’artista marchigiano, appartenenti alla serie tematica “Il Patrimonio artistico e culturale italiano”. Alle 21 nel salone comunale di Via Mazzini sarà messa in scena la rappresentazione dialettale “Dunin de Che Mell” che racconta la vera storia di Bramante rivisitata dalla compagnia teatrale EM.MA. DA. 8 NA.SI di Fermignano. I festeggiamenti proseguiranno anche sabato 12 aprile alle 21 con la replica della commedia dialettale.

Donato Bramante si formò a Urbino dove rimase fino al 1476. Nel periodo della sua formazione fu influenzato da personaggi del calibro del Perugino, Giovanni Santi, Pinturicchio e Piero Della Francesca, che fu anche suo maestro. Poco più che trentenne si trasferì a Milano, dove svolse le sue principali attività alla corte di Ludovico il Moro. Lavorò anche a Bergamo e Pavia prima di trasferirsi nel 1499 a Roma dove, tra le altre cose, lavorò anche ai progetti del Chiostro di Santa Maria della Pace e della cupola del Vaticano.

Nella mappa, le opere principale attribuite all’artista di Fermignano.




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