Istituto per la Formazione
al Giornalismo di Urbino

i corsi - la sede - contatti
gli allievi - i docenti - l'istituto

Università, studenti di Legge in visita ai palazzi della Consulta e della Camera

di    -    Pubblicato il 9/04/2014                 
Tag: , , , , , ,

studenti a RomaURBINO – Studiare il diritto pubblico non soltanto sulla carta, ma visitando di persona i luoghi in cui il diritto nasce. E umanizzare chi in questo mondo ci lavora, di solito guardato nella scatola di un televisore. È lo scopo del progetto messo a punto da due professori dell’Università di Urbino – Matteo Gnes e Massimo Rubechi – rispettivamente titolari della cattedra di diritto pubblico amministrativo il primo e di diritto costituzionale il secondo – che per il terzo anno consecutivo hanno portato una delegazione di studenti meritevoli di Giurisprudenza e Scienze politiche in visita a Roma in alcune delle più importanti sedi di decisione nazionale: in due giorni, a fine marzo, i ragazzi hanno scoperto dal vivo come funzionano la Camera dei deputati, gli uffici del garante per la privacy e la Corte Costituzionale. Un modo per avvicinarsi alle istituzioni, ma anche “una visita di altissimo profilo – come hanno spiegato i docenti – che ha sicuramente dato loro molto, non solo per i loro studi giuridici, ma anche per la loro crescita come cittadini italiani”.

Scelti tramite una selezione che ha preso in esame il curriculum vitae, quello di studi, il voto conseguito nelle materie di riferimento e una lettera motivazionale redatta appositamente per partecipare, a partire, quest’anno, sono stati circa una quarantina. Prima tappa, il garante della Privacy. Ad accogliere i ragazzi è stata Licia Califano, componente del collegio garante dell’autorità e docente di diritto costituzionale all’Università di Urbino. Con gli studenti ha parlato delle funzioni dell’ufficio, ma anche di protezione dati su Internet e dei rischi che si corrono nella pubblicazione di contenuti sui social network.

Poi, il tour è approdato alla Camera. Dopo una visita guidata del palazzo di Montecitorio e dopo aver assistito alla seduta pomeridiana dell’aula, gli studenti sono stati ricevuti dalla vicepresidente della Camera Marina Sereni e dal direttore del servizio studi Annibale Ferrari. Con loro hanno affrontato temi come la procedura di bilancio, la riforma della legge elettorale, del Senato, del titolo V della Costituzione e dei regolamenti parlamentari. C’è stato tempo anche per un fuoriprogramma. Un incontro col ministro Maria Elena Boschi che, dopo aver illustrato il percorso delle riforme attualmente in esame del governo Renzi, ha sollecitato i ragazzi a studiare con il massimo impegno.

Il secondo giorno è stata la volta della Corte Costituzionale, dove ai ragazzi è stata data l’opportunità di partecipare a un’udienza pubblica. A fine seduta, poi, hanno incontrato il giudice Sabino Cassese – uno dei quindici componenti della Consulta – che ha tenuto una breve lezione sul ruolo della Corte e su come nasce una norma di legge.

giulia renzi

Giulia Renzi

Sara Pedini, Sara Brisigotti e Giulia Renzi sono tutte al primo anno di Giurisprudenza. Andare a Roma, per loro, è stata un’esperienza importante.  “Soprattutto – ha commentato la prima – per chi come noi ha scelto questo percorso di studi. Siamo stati ricevuti da esperti del diritto con grande carriera alle spalle, raramente si ha l’occasione di conoscerli”. “È stata una di quelle esperienze formative – le ha fatto eco Sara Brisigotti, anche lei al primo anno – ben lontana dagli studi ‘matti e disperatissimi’ che spesso ci contraddistinguono. Ci ha permesso di toccare con mano le verità intrappolate in quei libri di migliaia e migliaia di pagine”.  Giulia Renzi ha quindi concluso: “L’ho vissuta come un’opportunità. Di solito questi luoghi li vediamo in televisione e ci limitiamo a studiarli su un manuale di diritto, ci sembrano così lontani. La bellezza di questa uscita è stata appunto toccare con mano, vedere in concreto qualcosa che era stato studiato solo in astratto. Credo che la scuola e le lezioni debbano essere qualcosa di attivo ed interattivo, che sfruttino la curiosità di chi vuole imparare, non la passività o l’inerzia: questa uscita ne è stata la dimostrazione”.

Per Piergiuseppe Gaballo, che invece è al secondo anno della magistrale di Scienze politiche (ed è anche il primo studente consigliere al Comune  di Urbino, il primo caso in Italia), non era il primo appuntamento con la Capitale: già il primo anno era partito con lo stesso progetto. “C’ero già stato – spiega – ma è sempre importante: ti si chiariscono alcuni meccanismi che sulla carta non ci sono e ti avvicini alle istituzioni. Accompagnati da professori e esperti del mestiere, poi, è tutta un’altra storia”.

Sullo stesso argomento:

I commenti sono chiusi