URBINO, 23 FEB – Ricerca, sperimentazione animale e utilizzo degli Ogm. Sono questi i temi toccati dalla senatrice a vita Elena Cattaneo a Palazzo Battiferri, dove le è stato consegnato il sigillo dell’Ateneo di Urbino. In un’aula magna piena di studenti e telecamere la cerimonia è stata presenziata dal Rettore Vilberto Stocchi e dal prorettore vicario Giorgio Calcagnini. Presenti i dirigenti di tutte le forze dell’ordine del territorio e l’assessore all’Istruzione Lucia Ciampi in rappresentanza del sindaco Gambini.
Durante le due ore di discorso la Cattaneo, che è direttore del Laboratorio di Biologia delle Cellule Staminali e Farmacologia delle Malattie Neurodegenerative del Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Milano, è tornata sui temi a lei cari ribadendo le posizioni che non l’hanno resa popolare fra animalisti e ambientalisti. “Sfido qualsiasi ricercatore a dire che la sperimentazione sugli animali non è necessaria – ha detto la senatrice – ma occorre utilizzare solo gli animali indispensabili, non uno di più non uno di meno”. La Cattaneo ha poi parlato anche delle aziende che vendono sementi Ogm dicendo di essere “grata” alle multinazionali. “Vorrei poter parlare degli Ogm in modo razionale. Siamo l’unico paese in cui è impossibile studiarli in campo aperto”.
La Cattaneo ha poi affrontato il problema del rapporto fra politica e scienza: “L’ultima parola spetta ovviamente al politico ma tutti siamo chiamati a partecipare. Bisogna saper comunicare con le persone, invece di stupire con risultati strabilianti occorre raccontare quante volte falliscono i ricercatori”.
Sullo stesso argomento si esprime anche l’assessore Ciampi, che chiederebbe al ministro Beatrice Lorenzin di “investire nella scienza per permettere ai giovani che vogliono fare ricerca di andare all’estero perché vogliono, non perché devono”. Allo stesso tempo non si deve però investire “solo nelle malattie più diffuse ma anche in quelle rare, come nel caso della senatrice”. La Cattaneo è infatti una delle maggiori studiose della Corea di Huntington, rara malattia genetica causata da un gene impazzito che porta alla morte graduale dei neuroni. La ripetizione di un segmento chiamato “Cag” all’interno del gene per più di 36 volte, ha spiegato l’accademica, porta a “un esito fatale dopo 15-20 anni. Tutti gli animali possiedono questo segmento ma negli uomini sani varia da 9 a 35 ripetizioni”.