URBINO – Rispetto del territorio, del paesaggio e valorizzazione del patrimonio storico culturale: sono i punti cardine del programma di Ninel Donini, candidata dell’Italia dei valori alle primarie del centrosinistra del primo marzo per le elezioni regionali di maggio. La candidata, raggiunta al telefono dal Ducato, ha risposto alle nostre domande.
Qual è il suo progetto per le Marche?
“La nostra regione deve puntare a una forma di sviluppo sostenibile che non danneggi il paesaggio. Dobbiamo vedere il territorio, le sue bellezze naturali e culturali come la principale risorsa economica, incentivando il turismo. Ciò creerà occupazione, fondamentale , in particolare per i più giovani che sono stati duramente penalizzati dalla crisi”.
Per il territorio di Urbino ha qualche proposta?
“La città di Urbino è ricca di beni e reperti culturali. Si potrebbe pensare a creare il ‘Parco del Monte Nerone” che comprenda, oltre a Urbino, Cagli e Fossombrone. Si può inoltre attivare il Progetto pilota aree interne che prevede investimenti coperti da finanziamenti europei e regionali, compatibili col rispetto del paesaggio al fine di colmare quel gap esistente fra l’entroterra e la costa.”
A questo proposito i collegamenti sono un notevole handicap per Urbino? Si è parlato di riattivare la ferrovia, lei cosa ne pensa?
“Sono assolutamente favorevole, purché i costi siano sostenibili. In particolare, però ritengo si debba potenziare la rete stradale per collegare la zona nord delle Marche con l’Umbria, anche in un’ottica di accorpamento delle regioni. Infatti è impensabile smembrare le Marche con la provincia di Pesaro all’Emilia Romagna e il sud con l’Umbria. L’unione naturale sarebbe con l’Umbria per ragioni anche storico- territoriali”.
Quali sono le differenze tra il suo programma e quello degli altri candidati?
La differenza principale è che io sono una donna e come tale sono portatrice di una sensibilità e un’attenzione ai temi dell’ambiente e della tutela delle categorie più deboli, che può determinare un diverso stile di governo. La donna ha una dimensione affettiva peculiare. Si dovrebbe fare della gentilezza la cifra caratterizzante della nostra regione, anche perché è una dimensione fondamentale per l’accoglienza in un territorio che vive di turismo. La gentilezza è il modo migliore di attrarre i visitatori”.