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Primarie centrosinistra, Luca Ceriscioli (Pd): “La sanità al primo posto”

di e    -    Pubblicato il 25/02/2015                 
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CeriscioliURBINO – Un sindaco come presidente per riavvicinare la Regione ai cittadini: è questo il motivo che ha spinto Luca Ceriscioli, ex primo cittadino di Pesaro del Partito democratico, a prendere parte alle primarie del centrosinistra del primo marzo per le elezioni regionali di maggio. Il candidato, contattato per telefono dal Ducato, si reso disponibile a rispondere ad alcune domande.

Qual è il suo progetto per le Marche?
“Per far ripartire la Regione dobbiamo lavorare molto sul settore della sanità: una voce che assorbe il 90% del bilancio regionale. Il maggior problema sono le liste di attesa molto lunghe del servizio pubblico. La risposta potrebbe essere una riorganizzazione del settore: non soffermarsi tanto sul numero di strutture presenti, quanto nel modo in cui vengono erogate le prestazioni. L’obiettivo è una sanità più vicina alla gente e in grado di rispondere con efficienza ai bisogni dei cittadini. Al secondo posto metto sviluppo e occupazione: è necessario potenziare i settori tradizionali, come la manifattura, e incentivare turismo, innovazione, green economy e nuove tecnologie, concentrando risorse su innovazione e ricerca, quindi sull’università”.

Quindi per una città universitaria come è Urbino?
“Sicuramente si deve pensare a un rafforzamento dell’Università anche in chiave di diritto allo studio e, ripeto, di innovazione. Per quanto riguarda Urbino non bisogna trascurare il turismo che è una risorsa ancora sfruttata in percentuale ridotta: sarà necessario farne un settore strategico”.

Per realizzare questo progetto non si pone un problema di isolamento della città dai principali collegamenti viari?
“Certamente, ma la questione si può risolvere parzialmente con il completamento della superstrada Fano – Grosseto, che passerà anche per i comuni di Urbania, Sant’Angelo in Vado. Bisogna, però, tenere conto di un problema storico che vede le Marche come la regione meno finanziata d’Italia per la costruzione di infrastrutture”.

Perché ritiene che il suo programma sia migliore rispetto a quelli degli altri candidati?
“Il mio progetto è improntato al cambiamento ed è di rottura rispetto alle gestioni precedenti. Punto al contributo diretto dei cittadini e a un’amministrazione vicina alla gente”.

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