URBINO – Hanno rubato un portafogli dalla borsa di un’impiegata all’ospedale e hanno fatto acquisti e prelievi per oltre mille euro. Ma sono stati fermati due giorni dopo in Abruzzo. Il furto risale a mercoledì mattina, quando un uomo è salito al quarto piano dell’ospedale di Urbino, si è infilato nella stanza di un’impiegata dell’amministrazione e le ha rubato portafogli e cellulare. La donna non si è accorta immediatamente della sparizione e prima di capire che qualcosa mancava è passata qualche ora. Al momento di andare via per la pausa pranzo l’impiegata sollevando la borsa l’ha trovata stranamente leggera. A quel punto si è accorta della sparizione del portafogli e ha cominciato a cercarlo, credendo di averlo dimenticato da qualche parte. Solo quando si è resa conto che oltre a quello era sparito anche lo smartphone ha realizzato che qualcuno doveva averli presi direttamente dalla borsa.
Parlando con i colleghi è venuto fuori che in mattinata più di uno aveva visto un ragazzo che, fingendo di parlare al telefono, girava per i corridoi che ospitano gli uffici amministrativi. L’atteggiamento, però, aveva destato qualche sospetto: con la scusa della telefonata, infatti, il ragazzo si era fermato più volte di fronte alle stanze dando un’occhiata all’interno. Il corridoio dove si trovano gli uffici, tra l’altro, è piuttosto stretto e le stanze sono tutte molto vicine. In pochi passi quindi è possibile percorrerlo tutto e farsi un’idea di quali sono occupate e quali no. Secondo la signora è probabile che l’uomo sia entrato nel suo ufficio mentre lei si trovava nella stanza di una collega qualche metro più in là.
Nel pomeriggio dal bancomat della signora sono state effettuate diverse operazioni. I ladri hanno fatto prelievi sul circuito nazionale e su quello internazionale, in modo da aggirare il limite di contante erogabile in un giorno. Ma non si sono fermati ai soldi, hanno anche fatto una spesa al supermercato e comprato vestiti e persino un’Iphone 6 del valore di 750 euro. A compiere le operazioni con la carta pare sia stata una donna, complice del ladro, filmata da alcune telecamere di sicurezza al momento di pagare la merce e durante il prelievo dallo sportello.
Due giorni dopo l’uomo e la donna, insieme a un terzo uomo, sono incappati in un controllo sulle strade nella zona di Giulianova, sulla costa teramana. “I carabinieri si sono insospettiti per la quantità di buste dentro la macchina – ha raccontato la vittima del furto – e hanno deciso di controllarli”. Durante la perquisizione i militari hanno trovato il cellulare della donna e parecchi contanti. Dall’utenza della sim sono risaliti al marito dell’impiegata, titolare della scheda, e l’hanno avvisato del ritrovamento. “Adesso bisogna capire cosa succederà con i soldi che mi hanno rubato – ha raccontato la signora – perché ancora non so se oltre alle cose acquistate con la mia carta ci fosse anche il bottino di altri furti”.