Francesco Morrone
Formazione:
Dopo essermi diplomato al Liceo classico Marco Tullio Cicerone di Frascati, mi sono laureato nel 2008 in Scienze della Comunicazione all’università degli studi di Roma Tor Vergata (voto 110) con una tesi dal titolo: Cinema e immigrazione, lineamenti per una storia da scrivere. Laureando in “Informazioni e sistemi editoriali” all’università degli studi di Roma Tor Vergata.
Lingue:
Parlo correttamente inglese e spagnolo
Esperienze indimenticabili:
Tante, tantissime, su tutte l’erasmus a Madrid del 2010
Religione:
Sono devoto a S. Francesco (Totti) e ai miei cani
Interessi:
Pallone, cinema, musica e pallone
Libro preferito:
Il piccolo principe
Canzone preferita:
Where the streets have no name, U2
Film preferito:
Ritorno al futuro
Citazione preferita:
“Nessuno dei momenti che la gente descrive come i migliori della propria vita mi sembrano analoghi. Dare alla luce un bambino dev’essere straordinariamente emozionante, ma di fatto non contiene l’elemento cruciale della sorpresa, e in tutti i casi dura troppo a lungo; la realizzazione di un’ambizione personale – una promozione, un premio, quello che vuoi – non presenta il fattore temporale dell’ultimo minuto, e neppure l’elemento di impotenza che provai quella sera. E cos’altro c’è che potrebbe dare quella subitaneità? Una grande vincita al totocalcio, forse, ma la vincita di grosse somme di denaro va a toccare una parte completamente diversa della psiche, e non ha niente dell’estasi collettiva del calcio. E allora non c’è proprio niente che possa descrivere un momento così. Ho esaurito tutte le possibili opzioni. Non riesco a ricordare di aver agognato per due decenni nient’altro (cos’altro c’è che sia sensato agognare così a lungo?), e non mi viene in mente niente che abbia desiderato da adulto come da bambino. Siate tolleranti, quindi, con quelli che descrivono un momento sportivo come il loro miglior momento in assoluto. Non e’ che manchiamo di immaginazione, e non è nemmeno che abbiamo avuto una vita triste e vuota; è solo che la vita reale è più pallida, più opaca, e offre meno possibilità di frenesie impreviste”.
Nick Hornby, Febbre a 90′
CONTATTI:
- email: f.morrone78@yahoo.it
- Twitter: FrankyMorrone
- Skype: aldo.morrone1