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Urbino a caccia di writers. Parla Snem: “Quel limite labile tra arte e vandalismo” (Reportage multimediale)


URBINO – Sfregi sui muri o arte? Se lo chiedono in tanti anche a Urbino, dove il numero di graffiti è aumentato rapidamente, dalla periferia fino al centro storico. Se l’opinione pubblica era divisa quando i graffiti coprivano prevalentemente le strade delle periferie, ora che hanno cambiato l’aspetto dei vicoli patrimonio dell’Unesco, sono sempre più le persone che li considerano atti vandalici, forme di delinquenza o più semplicemente gesti irrispettosi.
Attraverso questa presentazione multimediale è possibile ripercorrere passo dopo passo la vicenda legata a Snem e alla street art a Urbino. Per cominciare basta premere il tasto “start Prezi”. Per scorrere le immagini si possono usare le frecce oppure la barra spaziatrice.

L’INTERVISTA / Snem, la street art vista dagli occhi di chi la fa

Dopo il ritrovamento di alcuni poster sui muri del centro storico firmati da ‘Snem’ la polizia municipale ha dichiarato guerra ai writers. Solitamente l’opinione pubblica si schiera dalla parte delle Istituzioni e chi sceglie un muro per mostrare le sue opere vive nell’anonimato. Mediaticamente ciò che fa è, di solito, trattato a senso unico: spesso come reato, raramente come arte. Ma chi è, dunque, Snem? Come si definisce? Il ‘ricercato’ non si nasconde sui Social Network e ha accettato di rilasciare un’intervista in cui racconta la sua arte, come si muove tra il Nord e il Centro Italia, perché ha scelto Urbino e molti altri aspetti della vita da writer.

Snem, come definisce quello che fa?

L’arte non è tale se nessuno la percepisce, quello che fai non ha senso se non viene mostrato, spesso ci si sente come muti in un monologo per un pubblico di ciechi; la strada invece è un palcoscenico dove il giudizio dello spettatore è autentico, ed è così che riesco a dare un senso a quello che faccio.

Da dove nasce la sua passione? Si ispira a qualcuno?

Tutto nasce dalla necessità di interpretare attraverso un atto tangibile, qualcosa che altrimenti rimarrebbe concetto. Prendo ispirazione da qualunque cosa e da qualsiasi persona. Ovviamente credo che sia doveroso studiare i maestri del passato e tutto ciò che è stato fatto fino ad ora.

I LAVORI DI SNEM PER LE VIE DI URBINO

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Adesivo di Snem che raffigura un cervello

Ho visto dalla sua pagina Facebook che opera in diverse realtà. Urbino? Perché l’ha scelta?

Urbino è indubbiamente una città meravigliosa che mi affascina da sempre, ed essendo una realtà universitaria ho pensato che il mio lavoro potesse avere visibilità ed essere apprezzato.

Quanto tempo occupa la progettazione di un graffito? Da quando le viene l’idea, quali sono gli step e le tempistiche prima che questo venga completato?

La ricerca che porto avanti si evolve continuamente; ho iniziato con i graffiti intorno al 2003, ma è da diversi anni che mi sono allontanato da quella realtà perché poco stimolante dal punto di vista artistico. I lavori fatti nella città di Urbino sono dei poster di carta, tra l’altro innocui per le pareti su cui sono affissi. Gli step sono quasi sempre gli stessi, generalmente scelgo la dimensione del supporto e poi inizio a disegnare ispirandomi all’anatomia umana, animale e ad elementi industriali. Le tempistiche si differenziano a seconda della grandezza del foglio e della tecnica con cui li disegno; in linea di massima ci impiego da una a quattro ore per realizzarne uno.

I vigili di Urbino hanno fatto un appello a chiunque abbia visto in opera chi scrive sui muri. Che cosa ne pensa?

I vigili fanno il loro mestiere e mi sembra più che giusto, ad ogni modo, penso che ci siano “crimini” peggiori da perseguire.

Mi farebbe piacere capire da lei qual è il limite tra vandalismo e street art. Quando una scritta sul muro è arte e quando invece è vandalismo?

Il limite è molto labile, perché in entrambi casi si agisce in maniera illegale, credo che tutto ciò che distrugge si possa considerare vandalismo, per fare arte invece c’è bisogno di produrre, di dare origine a qualcosa di nuovo, dunque non può essere considerato un atto vandalico. La street art sta prendendo una vera e propria identità in quanto movimento e sostengo che sia il più attivo nel panorama artistico contemporaneo.

C’è chi vede i graffiti come un reato, soprattutto se le scritte e i disegni sono fatti su mura private. C’è una differenza nella scelta tra pubblico e privato oppure la location viene scelta in base ad altri criteri?

Assolutamente no, almeno per quanto mi riguarda, la scelta degli spot è puramente una questione estetica.

Snem, qual è il tuo vero nome e quanti anni hai?

Ci tengo a rimanere anonimo. Vorrei che la gente si focalizzasse sul mio lavoro e non su di me. Potresti dire che sono una donna di 45 anni. Non farebbe alcuna differenza.

FOTOGALLERIA - STREET ARTE PER LE VIE DEL CENTRO STORICO