La Scuola

IL BANDO – Aperte le iscrizioni per l’ammissione al biennio 2023-25 dell’Ifg di Urbino
LA DOMANDA – Il form da compilare e spedire firmato

La Scuola di giornalismo di Urbino è un percorso biennale, sostituisce il praticantato giornalistico e dà l’accesso all’esame di Stato per diventare giornalista professionista. Fondata nel 1990, un monitoraggio del placement dei nostri allievi, ci dice che in oltre tre decenni, degli oltre 400 giornalisti professionisti formati, circa il 90% lavora nel campo giornalistico, nei maggiori gruppi editoriali e testate italiani, negli uffici stampa e nell’ambito della comunicazione. La Scuola ha saputo evolversi per affrontare le innovazioni della professione.

I giornalisti usciti dalla Scuola di giornalismo di Urbino sono apprezzati e riconosciuti perché all’Ifg hanno potuto praticare una full immersion nel mestiere più bello del mondo. Qui si insegnano le basi con lo sguardo sempre puntato al futuro, ai media e agli strumenti digitali, alle tecnologie che stanno cambiando il mondo e il modo di raccontarlo, per formare i giornalisti di domani.

Insegnare il giornalismo in redazione. I media del Ducato:
Il Ducato online e agenziaIl Ducato tvRadio DucatoIl periodicoI social

La Scuola impegna gli allievi (dal momento dell’iscrizione diventano giornalisti praticanti) per otto ore al giorno, cinque giorni a settimana, con frequenza obbligatoria, in una scansione di lezioni frontali, esercitazioni e, soprattutto, lavoro sul campo, coordinati da giornalisti di grande esperienza che lavorano nelle o per le principali testate. Al termine di ciascun anno, gli stage in redazioni nazionali, daranno modo ai praticanti di confrontarsi con il mercato del lavoro forti dell’esperienza acquisita a Urbino, di farsi conoscere e notare, di stringere rapporti, relazioni, conoscenze utili a muovere i primi passi in questo mondo.

I primi passi, scrittura e lezioni

Le prime settimane del corso sono dedicate alle basi del nostro lavoro: la scrittura della notizia, la raccolta di informazioni per un pezzo di cronaca e un lancio di agenzia, e l’insegnamento dei diversi generi: intervista, ritratto, reportage. Si seguiranno lezioni frontali delle materie indispensabili al background di qualsiasi giornalista come diritto, storia, geopolitica, etica e deontologia giornalistiche, ordinamento della professione. E seminari con docenti universitari e giornalisti di grande esperienza per indagare a fondo temi di grande rilevanza sull’attualità. Ci saranno giornate di incontro e confronto con colleghi, molti dei quali ex allievi proprio dell’Ifg, che da sempre sono d’esempio per chi muove i primi passi in questo ambiente, e che ora lavorano come inchiestisti, inviati di guerra, corrispondenti, uffici stampa istituzionali, freelance.

Non mancano, in questa prima fase e durante tutto il percorso, giornate dedicate ad apprendere linguaggi, tecniche, e competenze in settori meno “tradizionali” ma ormai irrinunciabili come i social, il data e mobile journalism, scrittura e produzione di video, podcasting narrativo, uso dell’Intelligenza artificiale.

Lezioni e seminari su tecniche e cultura digitale saranno indispensabili all’approssimarsi, nei mesi successivi, dell’inizio del lavoro sul campo. Gli allievi saranno i giornalisti della redazione del Ducato, la testata della Scuola di giornalismo di Urbino, che racconta i fatti della città e del territorio. Seminari ed esercitazioni su come si scrive per una pubblicazione sul web, come si gestisce il sito, sugli strumenti di pubblicazione, sui linguaggi e i software per gestire i social, saranno propedeutici per dare il via al lavoro redazione. Lavoro che si integra con quello delle altre testate, il Ducato tv e Radio Ducato. Gli allievi faranno pratica con lezioni ad hoc ed esercitazioni con gli strumenti audio e video, gestione delle apparecchiature, tecniche di ripresa e montaggio, assieme ai tutor e docenti che li seguiranno nelle attività pratiche in redazione nei mesi successivi.

Consumarsi le suole: la cronaca e il racconto della città

Una volta avviata la macchina del Ducato, il lavoro della redazione non si fermerà fino alla fine del primo anno, quando gli allievi partiranno per gli stage. La scansione dei turni prevede tre giorni a settimana di lavoro esclusivo in redazione (tipicamente da lunedì a mercoledì). A rotazione, ogni settimana è dedicata a un media differente: radio, tv e giornale cartaceo. Solamente il turno del Ducato online e agenzia (il Ducato notizie) è sempre “attivo”. A rotazione, tutti gli allievi lavoreranno a tutti i prodotti delle diverse testate, con ruoli da redattore, caposervizio e capo carta.

Nei tre giorni di “produzione”, oltre alla cronaca battente (in un sito in costante aggiornamento), si confezionano, a rotazione, prodotti specifici per ciascun media. Nella settimana di radio, si lavora ai gr nazionali con uno sguardo alla realtà locale, rassegne stampa al mattino. Ma si ragiona per comporre prodotti audio più di lungo respiro, come speciali e podcast a puntate. Il turno tv, invece, vede la chiusura, il mercoledì, di un magazine video impostato come uno speciale televisivo, con conduzione e servizi chiusi. Non mancano però esercitazioni di diretta e seminari, durante l’anno, per confrontarsi e fare pratica con grandi firme del giornalismo televisivo da testate come Rai, Sky e Mediaset. Il giornale cartaceo è invece un distillato del lavoro digitale che prende la forma di un tabloid a otto pagine.

Metà della redazione sarà però sempre impegnata ad aggiornare il sito e a lavorare ai prodotti digitali. Questa “tensione” sulla cronaca viene mantenuta anche negli altri giorni. Giovedì e venerdì sono infatti dedicati a lezioni frontali sulle diverse materie importanti per l’esame da giornalista, seminari anche pratici su varie tecniche e prodotti. Si impara come il lavoro di ufficio stampa, social media manager e giornalista freelance, sbocchi alternativi (o complementari) all’inserimento in una redazione, che danno lavoro a tanti giovani giornalisti. Ma l’attenzione sul racconto del territorio è sempre attiva, perfino di sabato e domenica (anche se con un impegno minore), grazie alla disponibilità anche fuori orario e da remoto, da parte di tutor e docenti.

Al ritorno dagli stage (che si svolgono di solito nel periodo aprile-giugno), il secondo anno riparte subito con il lavoro di redazione e si torna dunque alla scansione dei diversi media a rotazione. L’esperienza fatta in altre, più grandi, redazioni permette di affrontare con più agilità il periodo che resta. Alla produzione, che si fa forte di una maggiore sicurezza qualità del racconto, si affancano insegnamenti e prodotti più approfonditi, inchieste con basi di dati, servizi di iniziativa. Le narrazioni che usano strumenti digitali come l’AI, podcast a puntate, studiando nuovi modi di usare i social come strumento editoriale.

L’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino è un soggetto formatore riconosciuto e autorizzato (“ente terzo autorizzato”) dal Consiglio Nazionale dei Giornalisti e dal Ministero di Giustizia per l’obbligo di formazione professionale continua per il triennio 2023-2025. Ha ottenuto altresì dalla Regione Marche con Decreto n. 101 del 15/02/2021, l’accreditamento come sede operativa idonea alla formazione superiore.