Salve, sono un cantautore: come avventurarsi (senza farsi imbrogliare) nel mondo della musica

DI RICCARDO MARCHETTI

La fama, il successo, sentire la gente che ti acclama mentre sali sul palco o che canticchia le tue melodie. I sogni di chi scrive canzoni sono questi, ma una volta svegli i più si accontenterebbero di fare della musica un mestiere. O perlomeno di riuscire ad autofinanziare questa passione senza prosciugare il conto in banca. In ogni caso, se si vogliono ottenere questi risultati ci si deve mettere in testa una cosa: salvo colpi di fortuna, si tratta di un percorso che richiede investimenti importanti sia di tempo che di denaro. Servono occhi ben aperti, perché i truffatori abbondano, e soprattutto serve tanta creatività, in modo da trovare la strada giusta per farsi notare. La crisi della discografia e l’avvento dell’era digitale hanno stravolto le modalità di accesso a questo mondo, soprattutto per i cantautori. Le grandi etichette fanno sempre meno scouting  sie affidano principalmente a chi viene da mesi di promozione televisiva gratuita – dicasi Talent Show –  ma al contempo la rete offre opportunità per mettersi in mostra impensabili fino a pochi anni fa, a patto di saperle sfruttare. Il che non è poi così scontato: in questo marasma di possibilità ci vuole un attimo per smarrire la via e ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. Per trattare esaustivamente l’argomento ci vorrebbero giorni, perciò questo reportage di venti minuti vuole essere una guida-base per chi volesse avventurarsi in quel pazzo mondo che è la musica italiana. Partendo dalla storia dei vicentini Luca e Francesco Baù, in arte Blonde Brothers, un duo di chitarristi-cantanti che in quattro anni, grazie a una buona dose di inventiva, è passato dal registrare canzoni in casa ad avere un singolo nella Top 20 di Itunes. Nel mezzo due dischi pubblicati, una tournée in Australia, passaggi ad Area Sanremo e Amici e, soprattutto, tanta gavetta in giro per l’Italia. Poi il produttore discografico modenese Alberto Solieri ci darà qualche dritta su come presentarci a un’etichetta, come muoverci se decidiamo di tentare la via del “fai da te” sul web e su come evitare di firmare contratti che potrebbero stroncare sul nascere una carriera. Infine gli esempi sfortunati di chi, affidandosi alle persone sbagliate, ci ha rimesso tempo, soldi e diritti sulle proprie canzoni.

Questo servizio è un Progetto di fine corso per il biennio 2014-2016 dell'Istituto per la Formazione al giornalismo di Urbino (IFG), pubblicato il 18 marzo 2016.