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Cavalli, polli e cime di rapa
 
 
 
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Dossier multimediale
realizzato da

Cristina Colli
 

Cavalli, polli e cime di rapa

Le galline sono i primi animali che incontri

"Ho appena messo una rete di protezione anche qui - spiega Vincenzo prima di scappare per andare a messa - perché i gatti mi avevano ucciso alcuni polli". Vincenzo si occupa dei pollai della fattoria, in tutto sono un migliaio di animali: galline, faraone, fagiani, tacchini, oche e pavoni. I pollai sono all'entrata dell'agricola, di fronte al macello e agli uffici delle guardie.

Sono divisi in recinti e ognuno ospita una specie diversa ed è coperto da reti su tutti i fianchi per proteggere gli uccelli dai gabbiani e dagli altri predatori. Vincenzo difende i "suoi" pollai specialmente dai gatti, ovviamente, e infatti se guardi in aria ti capita di vedere i felini che camminano sulle reti, sperando di riuscire a trovare un modo per entrare. Tra i recinti all'aria aperta ci sono anche piccole casette in muratura. Sono i "nidi" dei piccoli. Si entra da una porta bassa e all'interno ci sono calde luci artificiali, "per scaldarli", precisa Vincenzo.

I cavalli abitano dietro ai pollai

Dietro i pollai vivono i cavalli e gli asini. E' Roberto che si occupa dei sette cavalli avelignesi e dei tre asinelli sardi (eredità di Pianosa). E' molto silenzioso, ma quando parla delle "sue" bestie diventa più loquace. "Pascolano liberamente in giro per l'aia - racconta - ma hanno anche le stalle coperte". Roberto li accarezza tranquillo, si fida di loro. Racconta contento del suo lavoro: "Do il mangiare - dice - li libero e poi li riporto dentro, pulisco le stalle. Ho da fare per tutto il giorno".

Silvano coltiva soprattutto ortaggi pugliesi

Anche di fronte ai pollai si lavora sempre, ci sono gli orti e Silvano e Mario se ne occupano a tempo pieno. Si coltiva di tutto, ma soprattutto ortaggi con una particolare dedizione a quelli pugliesi, come per esempio le cime di rapa, visto che Silvano viene dalla Puglia. Sono stati piantati anche degli alberi da frutta (ancora piccoli) e una lunga pergola per uva da tavola. "L'orto è molto produttivo - spiega il veterinario - e grazie alla presenza diretta dei detenuti, senza grandi mediazioni con l'istituzione, è gestito in modo efficiente". A Silvano piace anche utilizzare ciò che coltiva, per non perdere la sua cucina pugliese. Nella sua "casa", a pochi metri dagli orti, tiene al sicuro nella dispensa vasi di melanzane sott'olio fatte da lui.

 

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Pubblicazione: maggio 2002