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La famiglia delle mucche
 
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Dossier multimediale
realizzato da

Cristina Colli
 

La famiglia delle mucche

In Gorgona non c'è la fecondazione artificiale, ci sono i tori

"E' nato?" - chiede il veterinario. "Sì, stanotte - risponde Alì - l'ho aiutata io perché da sola non riusciva". Alì è il "manager" della famiglia delle mucche. Lavora senza sosta dall'alba a quando ha finito e ne è entusiasta. Si può parlare proprio di "famiglia" dei bovini a Gorgona perché qui, per rispettare il benessere e la salute degli animali, non esistono né fecondazione né allattamento artificiale. E' il toro che feconda le vacche e quando i vitellini nascono conosceranno sia la madre sia il padre. Naturalmente il latte lo vanno a bere direttamente dalle mammelle delle loro mamme.

Tra vacche (le mamme), manze (giovani femmine), manzi (giovani maschi), tori (i padri) e vitellini (i figli) vivono sull'isola circa una quarantina di bovini. Sono di razza frisona (olandese) che ha una particolare attitudine per la produzione di latte. E, come gli altri animali dell'agricola, anche i bovini vengono curati con l'omeopatia. "Anni fa - racconta Marco Verdone, il veterinario - è stato molto complicato fare capire ai detenuti che non si usava la penicillina per tutto e molti non comprendevano perché se una mucca aveva la mastite io dicevo di darle una medicina per bocca. Figurarsi con l'omeopatia che ostacoli…Ma poi molti hanno capito e il gruppo che lavora ora all'agricola è convinto dell'utilità della medicina omeopatica".

Le mucche escono dal recinto due volte al giorno

I detenuti che lavorano nella fattoria conoscono i benefici che vengono dal non utilizzo delle medicine tradizionali. "Assenza di residui chimici negli alimenti destinati all'uomo per esempio - spiega Verdone - e nell'ambiente. Mancanza di effetti collaterali e maggiore e migliore coinvolgimento al processo di cura di chi si occupa dell'animale". "Abbiamo imparato a fare i veterinari e anche i medici con l'aiuto di Marco", racconta il mugnaio in visita alle stalle. Anche i bovini hanno spazi al chiuso e quelli all'aperto.

Ci sono due recinti in cima all'agricola, uno per le mucche e uno per i tori. E poi c'è la stalla. Una parte è ora in ristrutturazione, ovviamente sono i detenuti che se ne stanno occupando. Due volte al giorno le mucche vengono munte da Alì, con l'aiuto della mungitrice, e quindi, all'ora stabilita, vengono portate dal recinto alla stalla.

 

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Pubblicazione: maggio 2002