"Noi cantiamo per loro"
Amici e insieme idoli: i calciatori dell'Urbino

 

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Il gol su rigore contro la Pergolese

"Chiarabini è il nostro capitano!" Uno dei cori più spesso cantati dai ragazzi dell'Urbino. E poi un mega striscione che ritrae l'attaccante Massimiliano Sabbatini nei panni di un gladiatore. "Lo abbiamo fatto tutto noi, lui è il nostro eroe" precisa Andrea. Loro sono gli idoli, i due giocatori più amati, ma anche gli altri non se la passano male in quanto a tifosi e amici. Nella partita contro la Pergolese Sabattini aveva sotto la maglia una scritta di auguri per il compleanno di Andrea. Ha tentato di segnare con tanta foga per farla vedere che è riuscito a farsi espellere dopo solo tredici minuti.

La squadra si chiama Imab Urbino A.S.C. e questo è il suo percorso, quarto posto, nel campionato 2001/2002 di eccellenza. Quest'anno il campionato non è andato benissimo. Buono il piazzamento, ma non sufficiente per andare agli spareggi e aspirare al salto di categoria. "Si andava in Sardegna - dice Andrea - pensa che bella trasferta". Quasi una gita perché si va con ragazzi che hanno la tua età e qualcuno è un amico di quelli che si incontrano al bar. L'Urbino è nato nel 1921 e gioca allo stadio Montefeltro. Spettatori paganti di solito meno di un sesto dei tremila che lo stadio potrebbe ospitare. Il suo giocatore più giovane si chiama Marco Rossi, è nato nel 1984 e fa il portiere. Il più "vecchio" è Massimo Osmani, un centrocampista del 1968.

Esultanza sotto la curva dopo il gol

Ogni gol, un bacio. Questa la regola fra tifosi e giocatori. E' successo nella partita contro la Pergolese del 24 febbraio 2002. Una partita cominciata male, con un'espulsione e passata tutta in dieci. Una partita vinta per due a zero, grazie a due rigori. Dopo ogni gol l'autore è andato, seguito da tutti i suoi compagni, sotto la curva a esultare. E la curva tutta è scesa dagli spalti per esultare con lui. Qualcuno si è arrampicato sulla rete e ha baciato il suo idolo.

"Sono davvero il dodicesimo uomo in campo" parla come un consumato giocatore di serie A un giovane calciatore dell'Urbino incontrato per caso al bar. Sì proprio al bar dove si incontrano i suoi tifosi. "Non sono solo tifosi, sono amici". "E' bello andare in campo, magari in inverno e in posto lontano, e vedere che loro ci sono". Ma li sentite? "Certamente che li sentiamo. Loro ci credono sempre, quasi più di noi. E poi non ce ne sono molti altri di tifosi, sarebbe impossibile non sentirli!"

I giocatori festaggiano sotto la curva la promozione ottenuta contro il Fermignano

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Gli idoli