Una vita da tifoso
"Vendo pneumatici, ma non penso che alla squadra"

 

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Marco aspetta il rigore

Andrea Sorgente, venticinque anni di vita e uno di diffida. Il capo della banda è certamente lui. Nella vita fa il rappresentante di pneumatici e insegna spinning in una palestra di Urbino. Il suo ome di battaglia e Wins, ma i ragazzi lo chiamano anche Sorge. Alle partite va con una sciarpa di lana gialla e blu fatta a mano dalla sua fidanzata. Quella ufficiale in cotone è sulla tomba di un amico.

"Nel direttivo - racconta Andrea - siamo in otto". C'è Thomas Righi, detto Rigo, che gestisce, insieme a fratello e sorella, il Bar degli Angeli, punto di ritrovo prediletto degli Armati. Giorno di chiusura? La domenica ovviamente. Per non perdere neanche una partita dell'Urbino. E poi Dante Ambrogiani che lavora al Motor Show, una concessionaria di moto. Marco, detto Fucio, che nella vita fa il restauratore ed è l'artista del gruppo. Gli striscioni li crea tutti lui. "Manuele, Ste, Davide e Simone sono gli altri del direttivo e sono tutti studenti" dice Andrea.

Ma a seguire l'Urbino ci sono anche Luca e Gianluca. "Nelle fotografie - spiega Andrea - è quello con la barba. Adriano, o meglio Drivo, è lo spostato del gruppo. E ancora Davide, Daniele e Andrea Pitter". Si aggiungono Vallo e Lollo. E infine il terzo Andrea del gruppo. Ha una faccia piccola dietro un grande paio di occhiali. Lavora alla Coperativa Sociale Francesca, uno di quegli impieghi che vengono definiti socialmente utili. Quando l'Urbino gioca in casa sta al botteghino, vende i biglietti per la curva. Le domeniche le passa invece in trasferta: a vederlo sul lavoro appare tranquillissimo, in curva sembra un piccolo drago.

Andrea incita i suoi con il megafono

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