Ricky, Lisa, Giò Giò, Oscar e i loro amici sono curati come
bambini dal signor Franco e dai volontari del circolo La Fattoria.
Ma non sono bambini. Ricky è il pony, Lisa la cavallina, Giò
Giò l’oca e Oscar un pasciuto maiale di cento chili che Franco
chiama “il presidente”.
Nella seconda associazione per animali che riceve il cibo dalla Last
Minute Market, loro, gli animali, è proprio il caso di dirlo,
sono un’istituzione. Hanno tutti un nome, un’identità
specifica e un ruolo ben preciso da esercitare quando, durante l’anno
scolastico e in estate, circa duemila bambini vanno a
visitare questo centro agreste cittadino, lontano solo qualche centinaia
di metri in linea d’aria dalla tangenziale che attraversa Bologna.
Un vanto per chi ci lavora tutto il giorno, tutti i giorni, da dieci anni.
«Conoscere la Last Minute Market - a quanto dicono alcuni
volontari che stanno pulendo le gabbie dei conigli – è stato
fondamentale con cinquanta animali e una quarantina
di gatti da sfamare». La possibilità di fare la
spesa gratis tre volte la settimana ha alleggerito un po’ i costi
di gestione che salgono alle stelle quando c’è da chiamare
il veterinario. Frutta, verdura e fogliame arrivano come manna alla Fattoria,
ma c’è qualcosa che Franco aspetta sempre con ansia: «I
croccantini e le scatolette: avere quelle sì che ci fa risparmiare
davvero molto, peccato non ci siano sempre». Il neo dell’imprevedibilità,
quello rimane sempre, ma passa subito in secondo piano quando Franco pensa
alla carne: «In certi periodi ne arriva così tanta che la
possiamo distribuire anche ad altre associazioni che si prendono cura
di cani e di gatti abbandonati». Il dono genera dono (leggi
qui la legge del dono) anche qui e Oscar, il “presidente”
del centro agreste, sembra d’accordo: a lui da mangiare certo non
manca. |
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