I praticanti dell’Ifg, parallelamente alle lezioni frontali, lavorano come cronisti di una redazione locale allargata, quella del Ducato, in una full immersion che costituisce il valore aggiunto peculiare della Scuola di Urbino, assieme a un corpo docenti e tutor formato da professionisti esperti di lungo corso che lavorano nelle principali testate nazionali (Rai, Sky, Mediaset, La Stampa, Repubblica, Corriere, Open, Domani, Il Sole24Ore) e giovani, molti dei quali ex allievi della Scuola, che svolgono la professione con risultati importanti.
IL BANDO – Aperte le iscrizioni per l’ammissione al biennio 2023-25 dell’Ifg di Urbino
LA DOMANDA – Il form da compilare e spedire firmato
La sede della Scuola (e della redazione) si trova nella piazza principale del centro storico patrimonio Unesco. La città, corte rinascimentale, sede della Galleria Nazionale delle Marche, offre il contesto ideale per una scuola di giornalismo. Urbino è un piccolo centro, conta meno di 15.000 abitanti, ma è il polo culturale, istituzionale e sociale dell’entroterra pesarese. È sede di un’Università, la Carlo Bo, gli studenti iscritti sono pari se non superiore al numero degli abitanti. Di un ospedale, un Tribunale, una compagnia dei Carabinieri, un commissariato di Polizia e un distaccamento di Vigili del fuoco.
Sono solo alcuni dei motivi che la rendono un “laboratorio” perfetto per una redazione di giovani reporter che si devono fare le ossa, “consumare le suole”. Perché è così che si impara il mestiere.
Perché scegliere Urbino
La città ideale – Gli stage nelle grandi redazioni – Esperienze formative extra – Borse di studio – Gli ex allievi raccontano
Attraverso il sito, gli allievi dell’Ifg coprono la cronaca quotidiana del territorio: giudiziaria, bianca, nera e politica. Cercano le storie riflesso di eventi economici, storici, sociali, politici e sportivi di respiro nazionale e internazionale. Portano avanti inchieste e approfondimenti. Lo fanno con gli strumenti digitali che un giornalista moderno deve saper padroneggiare: video, audio, foto, mappe, elaborazione e data visualization, e soprattutto social network. Le news di agenzia, i magazine tv, i giornali radio e il periodico cartaceo consentono di sperimentare e fare pratica dell’integrazione tra il digitale e tutti i linguaggi dei diversi media. Sempre con uno storytelling ragionato, per imparare a scegliere sempre il racconto più coinvolgente, efficace e utile al lettore.
La testata dell’Ifg di Urbino è diventata, in questi tre decenni, un punto di riferimento per la comunità locale: politici, cittadini e studenti. Le attività del Ducato sono apprezzate da chi vive, lavora e amministra gli enti del territorio. Dall’inverno del 2012, quando tre metri di “Nevone” seppellirono la città, alle elezioni locali e nazionali, fino all’emergenza Covid-19, il Ducato, grazie alla disponibilità quotidiana di docenti e tutor anche da remoto, e all’impegno e talento degli allievi, ha continuato a informare gli urbinati su ciò che stava accadendo. Con un ruolo, oltre che formativo per i praticanti, di prezioso servizio per i cittadini. Durante alcuni di questi eventi il Ducato è stata l’unica fonte informativa da Urbino e, per questo, i contributi degli allievi sono stati trasmessi o pubblicati anche su media nazionali.
Ma le attività del Ducato non si fermano al locale. Cronaca e, ancora di più, reportage, approfondimenti e inchieste interessano sia il territorio marchigiano che quello nazionale. Imparare il mestiere significa infatti sapere innanzi tutto dove andare a cercare ed essere primi testimoni degli accadimenti. E saper interrogare le fonti, qualunque esse siano: una legge o una delibera comunale, un assessore o un funzionario municipale, un deputato o un database regionale.