Il personaggio
26 Vespe in 45 anni


Il Vespa Club di Bologna praticamente l’ha fondato lui, ora lo presiede. Ha comprato la prima Vespa all’inizio degli anni ’50, Giovagnoni, 79 anni, dice di avere viaggiato in lungo e in largo l’Italia e di avere visto buona parte dell’Europa. Tutto rigorosamente in Vespa anche perché né lui né la moglie hanno mai preso la patente. "Mia moglie abitava a Casalecchio – dice – io andavo a trovarla in Vespa, soffriva di mal d’auto e anche se avessi avuto la patente non avrei potuto portarla in giro". Per dieci anni, con la moglie, è andato in vacanza a Moena, sulle Dolomiti, e ormai anche quelle montagne non hanno segreti per lui. "Io, lei e mio figlio andavamo e tornavamo in Vespa. I bagagli li caricavamo sulla macchina del ragioniere, lui ci precedeva e accompagnava lungo il tragitto. Fino a qualche anno fa avevo uno studio sotto le due torri, era un punto di riferimento per tutti i vespisti bolognesi, era molto comodo andare a lavorare in Vespa". Di ogni viaggio compiuto conserva una quantità di fotografie impressionanti, un archivio da far invidia alla Piaggio: Roma, Napoli, costiera amalfitania, tutta l’Umbria. Anche il viaggio di nozze l’hanno fatto in Vespa: Genova, Portofino, Cannes e Montecarlo. Nel 1986 è partito, solo, da Bologna diretto a Norimberga, ogni domenica mette il minimo indispensabile nel portaoggetti e parte. Quello che gli manca però è il non poter più dire: "Dove porterà quella strada bianca?". Ormai ha perlustrato mezza Italia e, di sicuro, non ci sono mete da raggiungere in mezza giornata che non conosca. Una delle prime che ha avuto era una Rally, da allora ne ha cambiate 26. "Più o meno ne compro una nuova una ogni 30000 chilometri" e quando gli si chiede se non gli dispiace lasciare ogni volta una Vespa e prenderne una nuova risponde: "Certo, è doloroso ma non posso fare in altro modo. Le do un bacino sul fanale e la saluto".
Pagine a cura
di Barbara Righini
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