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  Il fisiologo

  L'addestratore

    II maestro dell'olfatto va a quattro zampe

  • Aneddotica
  • Il centro di Auburn

    un cockerAneddotica. Una signora inglese aveva una piccola lesione nerastra sulla coscia, ma non se ne era mai preoccupata fino a quando la sua cagnina, un incrocio tra un border collie e un dobermann, aveva iniziato ad annusarla con insistenza, con molta insistenza. Un rituale che durava da mesi tanto che, arrivata l’estate, tentava addirittura di addentarla in quel punto. Così allarmata la signora decise di andare dal dermatologo: aveva un melanoma maligno, ma fortunatamente in fase iniziale e ancora curabile.
    E’ solo uno dei tanti esempi che rientrano nell’aneddotica sull’olfatto dei cani, raccontato da Enzo Righi, medico e esperto di cinologia. Il caso, riportato da "Lancet", una rivista medica inglese, suscitò l’interesse di un dermatologo Armand Cognetta, del Memorial Regional Center di Tallahassee (Florida), che iniziò a fare una serie di esperimenti con uno schnauzer di sette anni, George, già in servizio come cane antiesplosivo nella polizia.

    Melvin, un beagle di quattro mesi"La prima serie di test - spiega Righi - consisteva nella ricerca di minuscoli campioni di melanoma, posti uno alla volta in uno dei dieci fori di un tubo di plastica. George raggiungeva una precisione del 99% nell’individuarli. La seconda serie - continua- prevedeva l’identificazione di campioni fissati sulla pelle del conduttore. Qui il cane arrivò ad una precisione del 100%. L'ultima prova è stata invece eseguita su sette pazienti con sospetto tumore non ancora diagnosticato e George ne indovinò quattro su sette, anche se disturbato da altri odori comunemente presenti in ospedale". Ma le capacità olfattive del cane veramente ancora sorprendono? "La lista degli aneddoti potrebbe continuare all’infinito - afferma Righi - D’altronde basta guardare i cani nelle prove di lavoro, mentre cercano gli oggetti in pista. Ma ne voglio ricordare almeno un altro su Endo, pastore tedesco, campione di lavoro degli anni '70. Venne affidato per un certo periodo alla vigilanza di un consorzio vicino ad Ariccia. Un giorno un cantiere attivo sul consorzio venne visitato dai ladri. Il cane fu così messo in pista e ritrovò un portafoglio vuoto e soprattutto la protesi dentaria di uno degli operai, cosa che commosse molto il proprietario". Insomma non ci si deve stupire perché, come è noto i cani riescono a percepire l’odore di tutto, se addestrati, dalla cagnetta in calore, a esplosivi, droghe, mine, fino alla "currency", la moneta corrente. E a dirlo è una voce autorevole, Carl Newcombe, direttore dell'istituto del servizio dogana degli Usa. "Non c’è da meravigliarsi - aggiunge Righi - se il dottor Lawrence Myers, direttore aggiunto del centro di addestramento cinofilo presso l'università di Auburn in Alabama, spiega che il cane ha una soglia di sensibilità che va da 10 parti per bilione a dieci parti per quadrilione". Insomma cifre che non siamo abituati neanche a sentire…

    ancora il piccolo MelvinIl centro di Auburn. Ma perché citare proprio Auburn? "Perché - come spiega Righi - qui hanno realizzato la più completa e più vasta struttura al mondo per lo studio e l’addestramento dei cani". Il Canine Detection Reserch InstituteIl centro in Alabama è stato istituito presso il collegio di medicina veterinaria dell’università in collaborazione con i militari della dogana di Front Royal (Virginia.). Ci sono corsi di diversi livelli, da conduttore fino a quelli manageriali (manager esperti in cinologia), un laboratorio per lo studio dell’olfatto canino collegato a un laboratorio di neuroscienze e infine, vengono sviluppate attività di selezione, allevamento e addestramento dei cani.

    il pastore tedesco Gero, è un cane della PoliziaAd Auburn le prove sull’olfatto canino sono effettuate con uno strumento chiamato "olfattometro". E’ un apparato che prende l'aria pulita, la fa entrare in un generatore dove c'è la sostanza bersaglio (esplosivo o droga allo stato liquido o solido), la diluisce alla concentrazione desiderata e la somministra all'olfatto del cane. Il cane secondo le regole del condizionamento operante impara in tre o quattro mesi a spingere due leve, correlate rispettivamente all' aria pulita e alla sostanza bersaglio. Dopo altri tre o quattro mesi impara a spingere tre leve, aria pulita, sostanza bersaglio, odori diversi.
    Il "condizionamento operante" infatti è la base scientifica di tutte le tecniche di addestramento. Il cane associa l’odore che deve cercare ad un premio (cibo) che viene usato come rinforzo. Il cane è condizionato a mettere il muso nel "cono nasale" dell’olfattometro da un suono corto, annusa per alcuni secondi, poi subentra un suono lungo, e spinge la leva. Se ha fatto bene la sua "diagnosi" si apre un dischetto con il cibo. Questi allenamenti durano non più di 45 minuti/un'ora al giorno per non far stancare troppo gli animali. Si stabiliscono così le "soglie di sensibilità" nei confronti dei vari composti bersaglio e le "firme odorose" delle sostanze, cioè le singole componenti che il cane realmente percepisce. Un esempio: per il tritolo il cane annusa il dinitrotoluene, un suo componente; per la cocaina un prodotto di degradazione della stessa, il metilbenzoato. Insomma la "firma odorosa" può essere diversa dalla sostanza nella sua globalità.
    Ancora studi sul confondimento odoroso; una volta che il cane è stato condizionato, vengono immesse sostanze odorose di disturbo. Si è constatato che la sensibilità diminuisce per la sostanza specifica in base alla concentrazione di questa ma non in maniera proporzionale alla presenza di odori "estranei". Infine, sono in corso anche ricerche anche sullo "sniffamento". Si mette sulla canna nasale del cane un microfono e un apparecchio che registra gli annusamenti. Questo interessa anche il laboratorio di neuroscienze dove vengono progettati sensori artificiali sulla base appunto dell’olfatto canino.
    L'aerodinamica dell'olfazione rimane un problema ancora aperto, cioè non sono ancora ben chiari i meccanismi con cui il cane percepisce olfattivamente una sostanza.

     

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    (pubblicazione: maggio 2002)