C’è chi lo sussurra, chi lo lascia intendere, chi lo dice ad alta voce. Ma tutti concordano sullo stesso nome: Salvatore Urso, originario di Aci Sant’Antonio, classe 1925, era dietro la storia dell’Apas.

“Urso è un ex direttore della Coldiretti, ed è stato tra i promotori della cooperativa Apas”, racconta l’attuale presidente della Coldiretti di Catania Enzo Cavallo.

Il nome di Salvatore Urso, ex onorevole della Dc, è stato legato ad affari poco chiari. Adesso Urso è fuori, fuori da attività losche, fuori dalla Coldiretti, fuori dall’Apas, l’associazione che prima si separò dalla Coldiretti di Catania, poi si sciolse.

Adesso vive ad Aci Sant’Antonio, paese sulla scogliera catanese, ritirato a vita privata. Ad Avola ha lasciato come segno della sua passata attività il capannone emblema dello spreco. Ma ancora sul suo nome c’è reticenza. Una forma di rispetto.

“Mi sono consultato anche con il legale dell’associazione e - dice Cavallo della Coldiretti etnea - non mi sembra prudente né delicato diffondere notizie, che neanche avrei, su nomi implicati in vicende giudiziarie”. Ma non è per reticenza - conclude - non è per reticenza”.