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"Questa
volta quanto ci hai messo, cinquanta minuti? Cinquantadue? Hai battuto
il record?". Magno Raso, il sarto che commissiona i lavori a Edoardo,
ha appena aperto la porta e guarda Edoardo in viso, tutto sudato, con
il suo pacco in mano. Allarga le braccia e poi le fa ricadere sul corpo.
"E' sempre così, come oggi - dice - entra con i pantaloni
corti e la magliettina, tocca l'orologio e misura il tempo. Qualche volta
è soddisfatto qualche volta dice
che non è molto allenato e che deve insistere". Per Edoardo
è andata abbastanza bene oggi. "Quarantanove minuti - dice
azzerando l'orologio - sono 11 chilometri e mezzo da qui a casa mia. Per
questo percorso nel traffico non è troppo. Ma in pista i 10 chilometri
li ho fatti in 34 minuti e 19 secondi. E' il mio record personale, ero
più giovane. E' successo in una gara nel 1978". Raso estrae
la giacca dalla busta di plastica. Controlla il lavoro, chiede dei chiarimenti.
"Lavoro in questa sartoria dal '52 - dice - e conosco Edoardo da
allora. E' sempre stato così. Mai una consegna normale. Cinquant’anni
fa riconsegnava i vestiti cuciti da suo padre. Il padre gli dava i soldi
per prendere l'autobus, ma lui veniva a piedi correndo e con i soldi andava
in una pasticceria, comprava i dolci e se li mangiava per strada. A quei
tempi veniva con le scarpe di suola e con i pantaloni lunghi. La giacca
va bene ed Edoardo può riprendere la via di casa. scende le scale,
qualche saltello per riscaldarsi e per sciogliere i muscoli, un po' di
stretching e poi di nuovo di corsa. Altri 11 chilometri e mezzo fino a
casa.
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