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Ieri
“Non
avevo mai visto il lago con così poca acqua. Quando ero giovane,
qui avevamo spesso il problema opposto: talvolta si allagavano
le rimesse delle nostre barche. D’estate andavamo a fare il bagno
in alcuni punti dove riuscivamo a vedere il fondale, tanto era chiara
l’acqua del lago. Fino a qualche tempo fa, venivano in molti anche
dall’estero: durante i giorni delle gare di vela, il Trasimeno si
colorava, gli alberghi si riempivano. Tedeschi, olandesi
era gente che adorava questo posto. In pochi anni la maggior parte di
loro è sparita, quasi tutti hanno portato via la propria barca.
Oggi
“Sono
preoccupatissimo. Oggi le barche con il bulbo (la pinna sotto lo scafo,
ndr) non camminano quasi più, soprattutto tra i mesi di maggio
e novembre. Rimaniamo sempre più spesso bloccati
dentro questa darsena, aspettando che cambi il tempo ma gli inverni sono
sempre meno piovosi e le cose peggiorano. Per la prima volta quest’anno,
dopo 35 stagioni, il nostro club non ha potuto organizzare i campionati
di vela: nemmeno quelli invernali! Quest’estate i campeggi erano
deserti, pareva di stare in un paese abbandonato da Dio. E pensare che
il nostro lago era stato scelto per i campionati Europei: ma all’ultimo
incontro con le varie federazioni abbiamo dovuto ammettere, con molta
vergogna, che non abbiamo acqua a sufficienza per gareggiare.
Domani
“Purtroppo
temo che l’acqua che dovrebbe arrivare nei prossimi anni dalla diga
di Montedoglio (vai alla sezione Le soluzioni,
ndr) andrà ancora agli agricoltori, il
Trasimeno non ne riceverà nemmeno una goccia. Di questo passo il
turismo sparirà completamente, club velici e di pesca dovranno
chiudere i battenti per via dei problemi economici derivanti dall’assenza
di appassionati e di clienti. Stento a credere, a questo punto, alle promesse
di politici e amministratori: dopo anni e anni di discussioni, di stati
di calamità e di nuove leggi, ci ritroviamo con
un livello del lago che ha un deficit di quasi due metri.
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