La Blue Circle, un’azienda cementiera,
intendeva espandersi in Europa nel settore dei beni
per la casa: compera Ceramica, poi nel 1993 acquista
l’ex-Simi di Pordenone (con il brand Tenax) e
nel 1995 l’ex-Senesi di Torrenieri, a Siena (con
il brand Ceramiche Senesi). “L’acquisizione
di Blue Circle – racconta Pietro Ranon,
direttore vendite Ideal Standard e Ceramica Dolomite
fino al 2005 – non modifica per nulla il modo
di lavorare di Ceramica, a testimonianza del fatto che
l’azienda andava bene. La proprietà chiedeva
un piano operativo annuale. Tutto qui. Noi non vedevamo
mai nessuno, se non un paio di volte all’anno.
E gli inglesi hanno sempre guadagnato con Ceramica”.
Nel 1990 Ceramica Dolomite produce 1.235.000
pezzi, per un fatturato di 50 milioni di euro (nel 2008
lo stabilimento Ideal Standard di Trichiana ne ha prodotti
1.129.000).
“Gli inglesi” hanno anche
investito nell’azienda di Trichiana: “Blue
Circle – racconta Vito Bonetta,
entrato in Ceramica nel 1983 come elettricista di turno
e oggi dirigente dello stabilimento Ideal Standard di
Roccasecca – aveva obiettivi industriali, non
finanziari. Ha permesso la modernizzazione di Ceramica:
ha finanziato il reparto 90 e il passaggio dalla tecnologia
in gesso a quella in resina, l’innovazione più
grande degli anni ’90”.