"Multimediali
per diventare miti"
Uscire dalle
pagine e diventare altro: i fumetti non hanno
più la popolarità di un tempo,
e per farsi mito i personaggi devono essere
i protagonisti di film, telefilm, cartoon,
gadget, giochi di carte. Gli esperti dicono
sì alle miniserie, "una scelta
editoriale matura" resa necessaria da
un mercato in continua contrazione. E c'è
ancora tempo per nuovi Tex
o Diabolik: basta puntare
tutto sulla multimedialità.
Per Luca
Raffaelli, Alessandro Di
Nocera e Daniele Barbieri
il fumetto è da tanti anni materia
di studio. Raffaelli è
giornalista, e tra le altre cose collabora
con Repubblica occupandosi puntualmente
di letteratura disegnata e di animazione.
Di recente ha pubblicato Tratti &
ritratti per Minimum Fax,
una sorta di dizionario dei personaggi italiani
a fumetti, dove a emergere è soprattutto
l'umanità che li caratterizza.
Di Nocera è insegnante
alle scuole superiori, e il fumetto è
una delle sue principali passioni. Oltre a
scrivere romanzi, ha pubblicato anche saggi
sulla "Nona arte", analizzando l'immaginario
collettivo incrociando l'evolversi delle storie
a fumetti con la realtà.
Barbieri studia semiotica
e teoria delle comunicazioni. Oltre a insegnare
al Master in Editoria cartacea e multimediale
all'Università di Bologna, è
docente di Multimedia Design all'ISIA di Urbino
e di Laboratorio di analisi e progettazione
di siti web per gli studenti di Comunicazione
e pubblicità per le organizzazioni.
Breve storia della letteratura a fumetti
è uno dei suoi libri più recenti
sul tema delle "nuvole parlanti".