Un po’ tv interattiva, un po’ processo di Biscardi. Matrix, il talk show di Canale 5 condotto da Alessio Vinci, prova a contaminarsi con internet. Nella puntata del 10 marzo, le domande al ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta, ospite della serata, sono state selezionate dalla redazione del programma di Canale 5 tra quelle postate sulla pagina Facebook del ministro e inviate per mail al sito “matrix live”.
Alla fine della messa in onda, in più di 7.000 avevano scritto sul blog della trasmissione di approfondimento di Mediaset. In 500, durante la diretta, hanno invece rivolto le domande direttamente dal blog personale di Renato Brunetta. Solo una cinquantina scelto Facebook come strumento di interazione col video.
“Un esperimento nuovo che coinvolge in tempo reale il popolo di Internet e quindi la fascia più giovane di telespettatori”, così lo aveva definito il giorno prima della diretta Alessio Vinci. Di innovativo, però, si è visto poco.
Durante la trasmissione, Brunetta parlava. Il conduttore intervistava. E Aldo Cazzullo, seduto a fianco al ministro, quando ne aveva voglia, interveniva. Di tanto in tanto, Alessio Vinci leggeva le e mail e i commenti dei telespettatori internauti, rigorosamente preselezionati dalla redazione di Matrix.
Cosa non proprio nuova, già in parte tentata da Aldo Biscardi e gli interventi degli spettatori nell’arena del “Processo del lunedì” per assestare anche loro qualche colpo basso tramite mail. A Matrix c’erano toni più pacati e finalità chiaramente giornalistiche.
Parlare di interattività rispetto alla puntata del 10 marzo è quantomeno improprio, secondo Giovanni Boccia Artieri, sociologo della comunicazione all’università di Urbino. “I blog e i social network, utilizzati in questo modo, non apportano alcun valore aggiunto rispetto alle telefonate o i fax che negli anni passati inviavano gli spettatori in trasmissione. Si utilizza un mezzo nuovo per una cosa vecchia”, sostiene il sociologo.
Il modello cui Matrix si ispira è quello della Cnn (dove Vinci lavora come responsabile dell’ufficio corrispondenza italiano). Per la cerimonia di insediamento di Obama, il network statunitense trasmise su Facebook il video con accanto due tipi di chat: una con gli status update dei propri amici e l’altra con quella degli utenti collegati da tutte le parti del mondo. Un’interazione pubblica e senza filtri.
Le domande inviate al blog matrix live non erano invece visibili sul sito: “Dovevamo cautelarci da eventuali insulti o frasi ingiuriose”, spiega Chiara Cazzaniga, della redazione di Matrix. Tutte le mail e i commenti scartati sono praticamente finiti nel cestino. La pagina Facebook non è stata organizzata dalla trasmissione di approfondimento, ma da Renato Brunetta e non comprendeva una chat pubblica.
Gli argomenti di discussione, inoltre, non erano dettati dalle preferenze dei navigatori. Il corso della trasmissione era già deciso. “Avevamo già una nostra scaletta – dice Cazzaniga – le domande le sceglievamo in base ai temi scelti in precedenza”
“Se l’obbiettivo era ibridare mezzo televisivo con le community della rete, mi pare che si sia ancor ben lontani” dichiara Boccia Artieri.
Va detto però che internet fa bene agli ascolti. Dopo i problemi iniziali dopo la sostituzione di Enrico Mentana con Vinci, la trasmissione del 10 marzo ha registrato uno share del 14% solo un punto in meno di Porta a Porta. E infatti dice Chiara Cazzaniga: “Siamo entusiasti, procederemo con l’esperimento”.
Guida alla rete:
Brunetta su Facebook
Il blog di Brunetta
Matrix live
Cnn e Facebook