URBINO – La biodiversità come risorsa non solo ambientale ma anche economica. L’opportunità potrebbe essere offerta dalla rivalutazione del territorio, obiettivo del Piano territoriale di coordinamento provinciale. Risorse e incentivi destinati quindi ad agricoltori e allevatori per mantenere intatto l’equilibrio dell’ecosistema. E’ uno dei temi che affronterà nel suo intervento Riccardo Santolini, professore di ecologia all’università di Urbino, al convegno sulla biodiversità che si terrà venerdì 4 marzo ad Ancona nella sala del rettorato dell’università Politecnica, in occasione della presentazione del libro Biodiversità nelle Marche.
Non si parla esclusivamente di boschi e corsi d’acqua, “lo scopo è la rivalutazione economica del territorio – spiega Santolini, che interverrà a sostegno di questo cambiamento di mentalità – che vale per la sua totalità, per la produzione di ossigeno e acqua pulita, e non più solo per lo srfuttamento di materie prime. Riserve e parchi naturali hanno un ruolo fondamentale per il benessere dell’intera comunità, ma anche gli appezzamenti degli agricoltori. Ed è giusto incentivarli perchè mantengano funzionale il loro territorio”. La strada è stata aperta dall’Unione Europea e dalla sua politica di sviluppo rurale. A livello locale dovrà essere attuato dal Piano territoriale di coordinamento provinciale.
Il professor Riccardo Santolini è a capo di un gruppo di ricerca sulla funzionalità ecosistemica, che analizza il rapporto tra biodiveristà e funzioni dell’ecosistema, volta a rivalutare il ruolo della terra e il suo valore economico.
(p.r.a.)