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Lo guardo in tv, ne parlo in rete

di    -    Pubblicato il 16/12/2011                 
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Nichi Vendola in diretta su Servizio pubblico con il cellulare fra le mani, che risponde a Santoro aggiornando Facebook e Twitter. Dietro lo schermo migliaia di spettatori virtuali seguono la trasmissione, commentano, interagiscono. Ci sono davvero tutti nel favoloso mondo del second screen, il fenomeno del momento: utilizzare contemporaneamente i due media, internet e televisione.

“Il razzismo è uno strumento di governo del mercato del lavoro”, ore 22.32. La dichiarazione del governatore della Puglia viene pubblicata in diretta. Comincia la pioggia dei commenti, tanti, degli utenti. Passano otto minuti e Vendola ne scrive un altro. Si parla di Ferrovie: “Chi la fa la politica della mobilità in Italia? La fa Moretti? L’amministratore delegato di Trenitalia decide che il trasporto pubblico non è più un servizio sociale? E’ inaccettabile”. In meno di tre minuti 101 mi piace, 15 condivisioni e una trentina di commenti (non tutti positivi).

Gli italiani sono sempre più un popolo di navigatori. Ogni giorno ci sono circa 13 milioni di utenti attivi. Una ricerca pubblicata da Nielsen ha confermato una costante crescita della fruizione dei programmi tv tradizionali attraverso piattaforme internet. Se gli utenti della televisione sono aumentati del 2,9 per cento in un anno, l’audience dei contenuti online di Mediaset, Rai, La7 è cresciuta del 10 per cento. Il vero boom riguarda però i video online: con un più 17 per cento hanno ottenuto il risultato migliore.

In quanti ci avrebbero scommesso? La televisione che sopravvive nell’era di internet. Anzi, il popolo del web che si avvicina alla tv. O ancora i due media che si incontrano. Twitter e Facebook stanno così diventando il nuovo salotto degli italiani. Sempre più “internauti della televisione”. Due schermi, su uno si guarda, su l’altro si interagisce e si commenta. Secondo Giovanni Boccia Artieri, professore di Sociologia dei new media all’università degli studi di Urbino “è cambiata la partecipazione al contenuto televisivo: se prima c’era un pubblico invisibile, oggi grazie soprattutto a Twitter è diventato visibile. Può interagire attivamente su un argomento senza conoscere gli altri utenti”.

Gli utenti aspettano il colpo di scena, la notizia da commentare. Sui social network gli internauti condividono. E si dividono: ieri sera, per esempio, Servizio Pubblico e Piazza Pulita di Formigli sono andati in onda alla stessa ora. Chi seguiva una trasmissione, chi l’altra, chi entrambe. Così è partita la sfida al programma più seguito su Twitter. Il metro di valutazione sono i trending topic: la portata deve essere almeno di 5.000-10.000 tweet nell’arco della durata della diretta. La sfida era aperta. Alla fine fine ha trionfato #Piazzapulita, lasciando al quinto posto il programma di Santoro.

Il second screen può diventare quindi la notizia dentro la notizia. Sulla scia di Vendola, pur se non presente in trasmissione, Nunzia De Girolamo, parlamentare del Pdl, è intervenuta durante la diretta di Piazza Pulita postando su Twitter un commento: “Faccio l’avvocato ma non esercito da quando sono parlamentare. Inoltre non difendo gli ordini in parlamento”.

Tra i programmi giornalistici, il successo sul web negli ultimi mesi spetta a Servizio pubblico. Costruito con “un linguaggio televisivo adattato a internet”, come sostenuto dallo stesso Santoro, la nuova trasmissione trova la propria forza nella rete. Per quattro settimane di fila è infatti entrato nella lista dei trending topic con #serviziopubblico, #gasparri e #brunetta in Italia e a livello mondiale con l’hashtag #passera (un successo arrivato grazie all’appello lanciato dalla redazione, ritwittato da migliaia di utenti).

I dati forniti da Mosaico produzioni confermano la forza del fenomeno all’interno della redazione di Servizio pubblico: oltre 8.000 commenti, 10.000 mi piace, un milione di visualizzazioni ad aggiornamento (con una media di 30 aggiornamenti durante la puntata) e oltre 3.000 condivisioni.

Report Milena Gabanelli

Tra le trasmissioni giornalistiche, non ci sono solo Piazza Pulita e Servizio Pubblico. Report di Milena Gabanelli è diventata domenica 11 dicembre top trend in meno di un’ora. La puntata era su Don Verzé e ha riscosso un successo enorme su internet, come nella realtà (battendo il record di ascolti).

Sempre su Rai 3, un’altra trasmissione di approfondimento è in continua crescita nel mondo digitale. Sul blog di Ballarò gli utenti possono interagire con gli autori del programma per commentare e inviare in diretta messaggi alla redazione. Il successo del second screen è piuttosto evidente anche qui: durante l’ultima puntata sono arrivati 536 commenti solo sul blog, escluse le mail dirette alla redazione. Ma il record spetta alla puntata con la presenza dei ministri Fornero e Catricalà. Sul post pubblicato nel sito sono stati inseriti quasi 900 commenti durante la diretta.

L’interazione tra televisione e internet non riguarda solo i programmi di informazione. Su Twitter, per esempio, il trionfo spetta a Fiorello con “Il più grande spettacolo dopo il weekend”. Nell’ultima puntata la presenza di Roberto Benigni ha fatto schizzare i tweet con l’hashtag #piùgrandespettacolodopoilweekend: 5.407 messaggi inviati in un’ora.

Ormai quasi tutte le trasmissioni hanno un account account ufficiale tra i vari social network. Il successo però non dipende dalle strategie degli autori. Se Fiorello era già una star sul web, lo stesso non si può dire per Che tempo che fa che ogni domenica entra comunque nella top ten di Twitter. In America per esempio riscuotono molto successo le serie televisive. Da noi non è ancora un fenomeno diffuso, anche se qualcuno ce l’ha fatta a entrare nei topic: Il capo dei capi, la serie su Totò Riina.

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