URBINO – Due cappelle private, appartenenti a due diverse famiglie, sono state violate lunedì notte nel cimitero comunale di Torre San Tommaso, a Urbino. La porta di una cella è stata forzata, probabilmente con un piccone, mentre dall’altra è stata prelevata una cassetta ossaria, che è stata ritrovata all’esterno della cappella stessa. La porta d’ingresso del cimitero era chiusa, ma non a chiave. La denuncia è stata fatta mardedì pomeriggio dai parenti dei defunti.
“E’ tanti anni che faccio questo lavoro e una cosa così non l’ho mai vista”, ha detto Alessandro Ventrone, custode del cimitero. Secondo il custode, l’ultimo episodio risale a vent’anni fa, quando dallo stesso cimitero furono rubate alcune cassettine dall’ossario, che furono ritrovate nel cimitero di Schieti.
Secondo i carabinieri di Urbino il reato che si configura sarebbe quello di profanazione e violazione di sepolcri. Si tratterebbe di un atto vandalico non attribuile a un’azione di ritorsione contro le famiglie dei deceduti.
(n.b. v.g.)