URBINO – Camminare lungo la passeggiata Carlo Bo. E’ questo il nuovo ricordo che Urbino dedica a uno dei personaggi più influenti nella storia della città ducale. “Non solo un rettore. Carlo Bo è stato come un principe e come un padre per urbinati e studenti”, afferma il sindaco Franco Corbucci durante la cerimonia inaugurale alla Sala del Maniscalco. “La scelta della strada, il belvedere con alle spalle i torricini, non è casuale: dal pincio infatti si arriva all’università”, conclude il sindaco.
“Il primo omaggio della città è stata l’intitolazione dell’ateneo – spiega Stefano Pivato, attuale rettore – poi, dopo aver creato una fondazione per lui e Marise Bo, è arrivata questa passeggiata. Ma i debiti che Urbino ha nei confronti di Carlo Bo non si esauriscono qui”.
I ricordi del sindaco e del rettore sono stati seguiti dalla breve proiezione di un documentario dedicato alla vita del letterato.
La cerimonia si è poi spostata all’esterno. Dopo che il nastro è stato tagliato e la targa donata dal Rotary Club è stata scoperta, la piccola folla di cittadini e le autorità hanno percorso il nuovo belvedere, arricchito da un nuovo marciapiede e nuove panchine in marmo. “E’ un atto di riconoscimento, perché Carlo Bo ha fatto di Urbino un caso unico al mondo: una città in cui gli studenti sono superiori al numero di abitanti”, commenta il presidente del Rotary Club Lamberto Aromatico.
Durante l’evento, gli studenti del presidio permanente per la liberazione dell’aula studio hanno consegnato al pubblico presente una lettera in cui spiegano i motivi dell’occupazione davanti al Collegio Internazionale.