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I ‘Forconi’ nelle Marche, Morsello: Politica corrotta

di e    -    Pubblicato il 24/01/2012                 
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Martino Morsello, uno dei rappresentanti nazionali Movimento dei Forconi. Fonte: L'indipendenza.com

Le proteste del Movimento dei forconi stanno paralizzando in queste ore tangenziali e autostrade di tutto il paese. Da Torino a Bari sono numerosi i blocchi organizzati dagli autotrasportatori che aderiscono all’iniziativa. Sulla scia del focolaio scoppiato in Sicilia anche nelle Marche è nato un gruppo regionale che ieri ha manifestato bloccando i caselli di Ancona Sud, San Benedetto del Tronto, Porto Sant’Elpidio e Civitanova Marche. Finora in regione hanno aderito in massa autotrasportatori e pescatori, mentre sono circa 50 gli agricoltori che si sono uniti alla protesta. Protestano contro l’aumento del prezzo del gasolio, dei pedaggi autostradali, dell’Irpef e contro l’introduzione dell’Ici per capannoni e terreni agricoli.

Martino Morsello è uno dei referenti principali e non rinnega i manifestanti che nelle altre regioni si richiamano alle proteste siciliane: “Il forcone è di tutti, è un simbolo di libertà”. Secondo il leader, il Movimento non ha però natura politica: “Nasce per difendere le aziende e le famiglie, per rilanciare l’agricoltura”. Perché, secondo lui “è necessario parificare le tariffe alle altre nazioni europee e rendere competitivi i nostri prodotti”.

Ascolta l’intervista: Le richieste dei Forconi e il legame con il movimento marchigiano

Morsello difende i Forconi dalle accuse di infiltrazioni mafiose, attaccando duramente non solo i politici siciliani e nazionali , ma anche il sindacato Coldiretti e Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia . Negli scorsi giorni era stato infatti il leader degli industriali isolani a denunciare la presenza di Cosa Nostra tra i blocchi dei manifestanti. Sulle accuse riguardanti la forte influenza di Forza Nuova all’interno del movimento, Morsello prova a respingere ogni apparentamento. Sembra però apprezzare il partito neofascista, dove milita la figlia Antonella: “Gli altri partiti hanno fallito”, afferma, cercando di spiegare la sua partecipazione al II Congresso del partito di Roberto Fiore. “Io però sono sempre stato e morirò socialista. E comunque ho partecipato anche al congresso di Idv, perché poteva essere il movimento per cambiare l’Italia”, si difende.

Ascolta l’audio: Le accuse di infiltrazioni mafiose e neofasciste

Le agitazioni intanto continuano in tutta Italia, anche se Morsello considera prioritario continuare la protesta in Sicilia: “Lombardo e l’Ars ci stanno rovinando. Noi non vogliamo mettere in ginocchio l’isola, ma saranno i siciliani a decidere come continuare la protesta”, conclude.

Ascolta l’audio: Le proteste in Sicilia

Morsello sembra però essere rimasto isolato in seguito a una spaccatura tra i maggiori esponenti dei Forconi. A prevalere è stata infatti la linea di Mariano Ferro (ex del Movimento per le autonomie del governatore della Sicilia Raffaele Lombardo) e di Giuseppe Scarlata, che hanno deciso di attendere l’incontro di mercoledì tra lo stesso Lombardo e il presidente del Consiglio Mario Monti. Al contrario di Morsello, Ferro e Scarlata si sono dissociati negli scorsi giorni dai movimenti nati lungo tutta la penisola: i due esponenti hanno precisato come “il vero movimento dei forconi siciliani a livello nazionale è legato solo al movimento pastori sardi”.

Aggiornamento del 25 gennaio ore 9.00

Giuseppe Scarlata e Mariano Ferro hanno espulso Martino Morsello dal Movimento. L’accusa è quella di aver strumentalizzato la protesta a favore dei neofascisti di Forza Nuova. Morsello è anche criticato per essersi fatto portavoce “di argomentazioni che mai aveva discusso con gli altri componenti del movimento”. Il profilo su Fb dei Forconi (con oltre 55 mila “likes” ) fa però ancora riferimento al leader espulso. Per questo Scarlata e Ferro (nuovi portavoce) hanno creato un nuovo profilo ufficiale.

Sullo stesso argomento:

Un commento to “I ‘Forconi’ nelle Marche, Morsello: Politica corrotta”

  1. il capitano scrive:

    Questa è la SOLUZIONE
    /////////////////////////////////////////////
    Comunicato DEL PRESIDENTE COORDINATORE
    Trasmissione a mezzo uff.stampasanatoria@libero.it
    Noi del Blog SANATORIA INPS (sede BELLUNO)abbiamo fatto nostro questo documento ritenendolo di qualificato significato per lo STATO , le PMI ed i CONTRIBUENTI
    MANIFESTO “ LIBERA l’IMPRESA ”
    MANOVRA PER LO SVILUPPO A COSTO ZERO
    Premessa
    La Crescita è il sinonimo della Produzione, la Produzione è il sinonimo di Creazione di Reddito, Creazione di Reddito è il sinonimo di PIL, PIL è il sinonimo di abbassamento del DEBITO PUBBLICO, ma tutti questi SINONIMI resteranno tali se non si passerà agli investimenti nella PRODUZIONE. Adottare un sistema di RISANAMENTO o RISTRUTTURAZIONE del DEBITO del SISTEMA PRODUTTIVO attraverso l’adozione dei proponimenti ed i valori evidenziati nella PdL n°3804 che in sintesi si elencano nella seconda parte di questo documento , potrebbe essere l’Elemento Qualificante della Ripresa Economica e Produttiva.

    CARTA D’IDENTITA’ DEL DEBITO. (CASISTICHE )

    L’assenza di norme STRUTTURALI, le quali obbligano e regolamentano il rapporto dare -avere o come committente – esecutore, diventano elementi penalizzanti delle REDDITUALITA’ e degli ADEMPIMENTI.
    L’inefficienza del sistema GIUSTIZIA CIVILE non consente di poter RECUPERARE i CREDITI da PRODUZIONE .
    Le Pubbliche Amministrazioni non PAGANO i Fornitori e gli Operatori nei tempi derivanti dai CONTRATTI tra le parti .
    Il PATTO DI STABILITA’ lo hanno dovuto sopportare i BILANCI delle AZIENDE.
    Ed ancora , come se non bastasse , l’impossibilita di essere regolari per ottenere il DURC (documento unico di regolarità contributiva) vietando così la possibilità di LAVORARE.
    AMMINISTRAZIONI PRIVATE senza stato di RESPONSABILITA’ con gli OPERATORI alla MERCE’ di RICATTATORI sistemi COMPORTAMENTALI
    Come se non bastasse, EQUITALIA con un sistema Sanzionatorio, frutto di Norme di derivazione Parlamentare, la quale crea pregiudizio per ottenere linee di CREDITO e difficoltà di RIENTRARE DALLO STATO DEBITORIO DICHIARATO E’ NON EVASO.
    Non ultimo il binomio DIRITTO – DOVERE che dovrebbe essere determinato dall’efficienza delle LEGGI delle TUTELE ma che non trova nelle stesse il parallelismo necessario per la pariteticità del risultato e del rapporto. Alcune , non TUTTE le CAUSE.
    QUESTO NON E’ UN CONDONO, MA UN PROGETTO PER LO SVILUPPO
    I punti QUALIFICANTI della PdL n° 3804

    Vantaggi per il CONTRIBUENTE

    Pagamento dello stato originario del Debito
    Eliminazione delle Sanzioni , Interessi ed Aggi
    Pagamento del 10% di sopratasse sul Debito Originario
    Ripresa della possibilità di poter accedere alle Linee di Credito (oggi impossibile per il perdurare dello stato delle pregiudiziali inibitorie, è causa di USURA).
    Ripresa della produzione con costituzione di nuova redditualità Riassunzione delle figure qualificanti l’attività (dipendenti)
    Recupero del Contribuente del suo Valore Sociale e Morale

    VANTAGGI PER LO STATO

    Recupero del 90% dello stato di credito vantato in tempi ragionevoli con l’immediatezza di introitare capitali senza che l’Ente preposto alla riscossione e di conseguenza anche lo Stato fossero gravati da spese e procedure ( in 20 anni non più del 50% oggi la media del recupero del pregresso si aggira intorno al 2,5% su base annua )
    Recupero del 10% come stato sanzionatorio
    Risparmio degli importi da sostenere per finanziare gli Ammortizzatori Sociali (CIG e DISOCCUPAZIONE, MOBILITA’ (mediamente lo Stato ne finanzia il triennio di legge)
    Ripresa Economica per la nuova Redditualità del Sistema Produttivo
    Ripresa dei Consumi e Beni Strumentali quindi con ripresa dell’industria manifatturiera pari a quella generata dalla Legge 449 sulle ristrutturazioni
    Introito IVA sui consumi e acquisti
    Ripresa del Mercato Interno dal quale è risultante il 75% del PIL
    Assenza di cancellazioni e fallimenti delle Imprese
    Le imprese che si cancellano dagli elenchi camerali diventano Lavoratori in Nero perché con l’eventuale assunzione rischierebbero il 1/5 dello stipendio
    Le cancellazioni diventano l’iscrizione di nuova azienda con la quale operare per togliere i debiti della precedente attività , conseguenza che dopo tre anni va in crisi la nuova attività
    I punti qualificanti di questa proposta interessano il 75% delle partite IVA , con particolare incidenza in quelle con Storia e con Dipendenti.
    REGOLAMENTO di DIFFERENZIALE APPLICATIVO

    IL 10% per importi dichiarati
    IL 20% per importi derivanti DA EVASIONE ACCERTATA ed ACCLARATA.
    Documento Elaborato da Giovanni Bevacqua

    Coordinatore Nazionale Gruppi di Proposta e Presidente Regionale Calabria Confartigianato Edilizia

    Eventuale contatto 366 3017413 337 871541 0961 794426