“Concedere la cittadinanza agli stranieri nati in Italia è una sfida culturale”. Così ha esordito Matteo Ricci, presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, al microfono di Rai News 24 durante l’intervista per la rubrica “Diritti”. Ricci è stato il primo ad accogliere l’appello del Capo dello Stato Giorgio Napolitano che, ricevendo una delegazione di “nuovi cittadini italiani” qualche mese fa, aveva detto: “Negare la cittadinanza ai figli di stranieri nati in Italia è un’autentica follia”.
Ascolta l’intervento di Matteo Ricci a Rai News 24
Alle sue parole Ricci ha risposto decidendo di concedere la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati nati nel territorio provinciale. “Chi nasce in Italia è italiano. Dobbiamo uscire dalla crisi – ha detto Ricci – con un nuovo sistema di valori, non più basato su egoismo e solitudine, ma su altruismo e solidarietà”. Il presidente ha parlato di una “cittadinanza di fatto che da un lato sappia integrare maggiormente gli stranieri alla comunità locale, e dall’altro spinga il Parlamento a legiferare nella direzione giusta. L’importante è che nasca una discussione in merito, poi si possono prendere in considerazione anche criteri e requisiti diversi, per esempio un periodo minimo di residenza in Italia dei genitori o il completamento di un ciclo di studi, come ha proposto il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri. Ad ogni modo la battaglia vera che occorre metter in atto è una battaglia di valori. Non siamo più nell’Italia di trent’anni fa: non si possono affrontare i problemi del futuro con la testa del passato. E’ questo il messaggio di Napolitano che noi abbiamo accolto”.
A Pesaro la sua proposta è stata accolta con favore. “C’è sempre la resistenza di chi si fa vincere dalla paura – ha continuato Ricci – ma oggi dobbiamo parlare alla testa e a l cuore degli italiani. Nel nostro territorio c’è una buona coesione e integrazione e il call center della Prefettura è stata intasato di telefonate di persone che volevano sapere quando sarà la cerimonia”. L’iniziativa ha suscitato l’interesse di alcuni presidenti di altre province italiane: “Sono stato contattato da Bologna, Cagliari e Torino. Questo è il segnale che c’è il terreno fertile per la nascita di una forte spinta da basso che il Parlamento non può ignorare. Oggi la politica deve immaginare nuovi modelli di sviluppo”.
Nella nostra provincia gli immigrati sono circa 4.400, l’iniziativa partirà dal Comune di Pesaro dove se ne contano un migliaio. “Non bisogna illudersi – ha concluso il presidente – che questa scelta risolva definitivamente il problema dell’integrazione. E’ una base di partenza per far conscere diritti e doveri ai bambini che nascono nel nostro territorio”.
(v.b.)