di Alberto Sofia e Antonio Siragusa
URBINO – Per fronteggiare l’emergenza neve non è bastato l’intervento di protezione civile e vigili del fuoco. Così, prima dell’arrivo dei militari, ci hanno pensato universitari e residenti della città ducale a dare il loro contributo.
Una trentina di persone si sono date appuntamento questa mattina alla fondazione Ant (Associazione nazionale per la cura dei tumori) per liberare i portoni delle abitazioni dove vivono anziani e ammalati. Un gesto di solidarietà organizzato su Facebook e subito ribattezzato dai ragazzi “Spalata Solidale”.
Armati di pale e badili, sono stati soprattutto studenti e militanti delle associazioni universitarie ad offrirsi come volontari: “Diverse case del centro storico sono bloccate a causa delle forti nevicate, così ci sembrava corretto renderci disponibili per dare una mano”, ha spiegato Andrea Piccolo, uno dei promotori dell’iniziativa.
In poche ore, così, oltre venti abitazioni sono state ripulite dai cumuli che ormai da giorni coprono le entrate delle case. “Abbiamo chiesto se ci fosse bisogno di medicine e generi alimentari, ma quasi tutti si erano riforniti nei giorni precedenti”, continua.
Le difficoltà maggiori sono dovute alla presenza della neve: “La casa di una signora del centro era sommersa da oltre due metri”, afferma uno dei volontari. Ma a preoccupare sono anche tetti e cornicioni: “Stiamo cercando di transennare le aree più pericolanti: il rischio è che molti blocchi di neve possano cadere”.
Via Stretta è stata chiusa al transito poco prima che un pesante blocco di ghiaccio precipitasse dal solaio di fronte agli spalatori. Così come via Sotto le Stallacce: “Sono preoccupato per mia suocera: ci sono delle grosse sporgenze di neve che rischiano di cadere sul tetto sottostante, dove lei abita”, dichiara un residente.
In centro storico la situazione resta critica: per questo il sindaco Franco Corbucci ha richiesto l’intervento dei militari, che nel pomeriggio hanno effettuato le prime operazioni di soccorso, insieme a Protezione civile e Vigili del fuoco. “Stiamo ricevendo molte chiamate per soccorsi alle persone: in molti non riescono a uscire dalle case, altri addirittura dalle proprie macchine”, conferma un vigile.
Considerata l’emergenza, i volontari non si sono fermati, restando al lavoro anche per tutto il pomeriggio. L’idea è quella di programmare nuovi turni anche per i prossimi giorni. “Lanciamo un appello a chiunque abbia voglia di aggregarsi: c’è bisogno di tutti perché una situazione come questa a Urbino non si verificava da almeno quarant’anni”, rilancia uno degli organizzatori. Addirittura dal 1956, ricorda qualcun altro, richiamando alla memoria le nevicate “storiche” che hanno colpito negli anni la città ducale.
Nonostante l’evento quasi eccezionale – in termini di centimetri caduti – diversi urbinati non hanno risparmiato critiche all’amministrazione locale: “La giunta comunale deve riuscire a programmare e prevedere le emergenze. Ad amministrare la quotidianità sono tutti bravi”, accusa un avvocato.
Altri invece criticano gli scarsi collegamenti pubblici tra il centro e le frazioni, oltre ai black out frequenti di corrente elettrica. Da tre giorni, denunciano diversi residenti, Via Pellipario è completamente al buio. “Non si possono lasciare persone anziane, studenti e famiglie senza elettricità e acqua calda”, si lamenta infine uno studente universitario.
[…] Sulla pagina di Facebook di Ricci c’è anche lo spazio per un ringraziamento agli studenti, che nei giorni scorsi si sono offerti volontari per spalare le vie del centro, dando un sostegno […]
[…] buon senso”. Sulla pagina di Facebook di Ricci c’è anche lo spazio per un ringraziamento agli studenti, che nei giorni scorsi si sono offerti volontari per spalare le vie del centro, dando un sostegno […]