di Maria Sara Farci e Doriana Leonardo
URBINO – Tre metri di neve metterebbero in difficoltà qualsiasi tetto, ma questa volta a rischiare grosso è stato quello del convento di San Francesco a Urbino. A dare l’allarme sabato sera è stato Padre Andrea, che verso le 22 ha sentito un rumore provenire da una delle stanze che danno su Piazza delle Erbe.
Il frate ha subito chiamato i vigili del fuoco, che hanno assicurato la stabilità del tetto. Poche ore dopo un altro scricchiolio, ma questa volta molto più forte. Intanto, sul soffitto uno strano alone ha iniziato a ingrandirsi sempre di più. Poi un boato: una delle travi in legno che sorregge il tetto ha ceduto al peso della neve. Nel convento, domenica mattina, la preoccupazione regna: sotto la stanza c’è la Cappella Albani, la tomba di famiglia di Papa Clemente XI, attribuita al Vanvitelli, nella quale giacciono anche alcune reliquie del Papa di Urbino.
I frati chiedono aiuto a un geometra di fiducia e dopo qualche ora arrivano di nuovo i vigili del fuoco, questa volta con una squadra speciale: il soccorso alpino fluviale. Le operazioni di messa in sicurezza del tetto appaiono subito difficili. I Saf cercano un modo per agganciare un cavo che vada da una parte all’altra del tetto, ma dopo una prima ispezione si rendono conto che l’operazione non si può compiere: manca un punto su cui poter ancorare il cavo.
L’unica soluzione è portare l’autoscala, ma il centro storico di Urbino è completamente sommerso dalla neve e il mezzo è troppo grande per riuscire a passare nelle piccole strade della città. Viene richiesto l’intervento di una ruspa per liberare la strada e la Piazza delle Erbe, che in questi giorni è diventato il centro su cui depositare la neve accumulata nelle strade.
Sono le due del pomeriggio quando la prima squadra dei saf sale sulla tettoia in ferro per liberarla dal peso della neve. Qualche ora dopo, armati di moschettoni e corde, un’altra squadra sale sul tetto del convento, proprio in corrispondenza della trave lesionata. Per quasi sei ore i vigili del fuoco spalano con i badili i tre metri di neve che il blizzard ha trasportato in questi giorni nel convento di San Francesco.